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VERSO LE REGIONALI

Cosenza, caccia alla poltrona: è iniziato il toto-candidature tra new entry, riconferme e rientri – NOMI

In provincia il campo del centrosinistra è larghissimo ma può essere altrettanto minato. Soprattutto in un Pd appena uscito da un tribolato congresso

Pubblicato il: 03/08/2025 – 7:00
di Eugenio Furia
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Cosenza, caccia alla poltrona: è iniziato il toto-candidature tra new entry, riconferme e rientri – NOMI

COSENZA È la provincia più grande ma anche quella che ha espresso gli ultimi tre presidenti della Regione (Oliverio, Santelli, Occhiuto). Ha il maggior numero di tessere del Pd ma è un territorio storicamente radicato per Forza Italia nonché in continua espansione anche per gli altri rami del centrodestra: Fratelli d’Italia e Lega.
Ma è nel centrosinistra che l’annuncio di dimissioni del governatore ha imposto una inaspettata accelerazione, obbligando al tempo delle scelte: da una parte c’è l’ipotesi mai smentita – e anzi periodicamente rilanciata, da ultimo in occasione degli auguri di Natale – da parte del sindaco di Cosenza Franz Caruso di volersi misurare con la candidatura alla presidenza della Regione. Poi c’è la coalizione.
Il campo è tanto largo quanto minato. Intanto, il nuovo corso del Pd cosentino avrà come prima e annunciata ricaduta proprio la definizione e l’indirizzo nella partita candidature: nomi che non potranno non esserci sono quelli di qualche homo novus come Paolo Pappaterra ma non mancheranno riconferme (Mimmo Bevacqua) e rientri in partita come Enza Bruno Bossio, il cui cursus honorum potrebbe assicurarle un posto in lista benché non sia allineata alla cordata vincente Bevacqua-Lettieri. Quasi sicuramente fuori dalla partita il secondo consigliere dem uscente del Cosentino, Franco Iacucci.
Tra gli altri partiti di centrosinistra, sebbene a due mesi e mezzo e in piena pausa vacanziera è forse un po’ presto per il toto-nomi, non fa mistero di voler correre per uno scranno a Palazzo Campanella Pina Incarnato, socialista e assessora della giunta Caruso, mentre in AVS (ieri la segreteria regionale da remoto col segretario nazionale Fratoianni) il nome forte è quello di Maria Pia Funaro, che deve ancora incassare i dividendi dell’exploit alle Europee 2024 – ma il partito di Fratoianni attende di sapere il nome dell’aspirante governatore per decidere se esserci o meno, dopo gli ultimi innesti che lo hanno rafforzato.
Nel Movimento 5 Stelle è quasi fisiologico pensare ad altre due donne, Anna Laura Orrico e Vittoria Baldino, secondo qualche analista papabili candidate alla presidenza, al pari di Pasquale Tridico che però difficilmente lascerà il parlamento europeo (dopo la guida dell’Inps e il ruolo a Bruxelles potrebbe davvero volersi “sporcare le mani” nella palude calabrese?) e starebbe spingendo proprio per Baldino. Più complessa, in questo contesto, la situazione del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, apprezzato dallo stesso Tridico e dai movimenti ma anche da AVS e da qualche ala “non allineata” tanto dei 5 Stelle quanto del Pd. La vera partita anche stavolta sarà il ruolo di Roma nell’indicazione del candidato presidente, con il più classico dei tavoli pronto a essere apparecchiato per interpartitiche più o meno allargate.
E il centrodestra? Qui lo scenario è paradossalmente più lineare: a meno di nuovi sviluppi eclatanti dal punto di vista giudiziario per Roberto Occhiuto – allo stato, comunque la si pensi, è lui il candidato da battere – i campioni di preferenze di quattro anni fa dovrebbero essere riconfermati, e non solo in virtù di un risarcimento per la conclusione anticipata della consiliatura con conseguente rinuncia agli emolumenti (il discorso vale anche per il centrosinistra, certo). E dunque oltre al plenipotenziario Gianluca Gallo ecco gli altri forzisti Pierluigi Caputo, fedelissimo di Occhiuto, e Pasqualina Straface, la leghista Katya Gentile e la meloniana Luciana De Francesco da affiancare, come sempre accade, a qualche nome emergente della “cantera” dei vari partiti, soprattutto FdI e Forza Italia che sulle giovanili puntano storicamente. Con Azione il percorso delle alleanze pare si stia facendo invece alquanto impervio, dopo le parole di Roberto Occhiuto ieri sera a Soverato. (e.furia@corrierecal.it)

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