In Calabria il mese inizia bene… Per i giornalisti
Cosa lega una ceretta, un selfie in spiaggia con un barboncino e un presidente di Regione che si dimette

Nel momento fulminante del finale travolgente della ceretta, cioè lo strappo inguinale, mentre, per decenza anagrafica, controllavo le emissioni fonetiche gutturali, distesa sul lettino dell’estetista, a Diamante, con un buon sottofondo musicale, all’improvviso, al culmine della sofferenza, irrompe una voce dalla radio e ho la sensazione che il tono sia più alto della canzone appena terminata: “Siate voi, siate voi a scrivere il futuro della Calabria”. Per cinque sei secondi non capisco, frastornata penso che sia un messaggio motivazionale di un circuito interno dell’estetista che incoraggia le donne diciamo non più giovanissime a fare la scelta di Carola Rackete. Sì, insomma, invece di venire qui a soffrire con questi metodi antichi di epilazione, accettatevi e siate d’esempio. Un bel messaggio anticonformista, brave queste estetiste anti-Vannacci.
Poi realizzo. E’ la voce del presidente Occhiuto e la radio sta mandando l’audio dei video delle dimissioni. E lo rimanderà, intervallato da un’altra canzone, a loop. Come se fosse l’annuncio di un’entrata in guerra, come se fosse Giuseppe Conte che comunica che l’Italia l’indomani chiude per Covid.
Mi sembra un momento molto grave, nel senso latino della parola, poi penso che è solo politica, anche se, per la miseria, facciamo il conto di quanti anni sono che la Calabria non trova pace. L’estetista non è per niente turbata ma che bel week end, proprio alla vigilia del 1° agosto che uno pensa di staccare un po’ e rilassarsi a parlare del fatto che tutti ormai hanno un cane in famiglia, chissà perché quasi sempre un barboncino colore caffè. All’autogrill di Sala Consilina la nostra auto è l’unica dalla quale non balza subito fuori un barboncino, prima dei rispettabili occupanti umani. E a Riviera blu, la spiaggia di Diamante che diventa sempre più stretta, una coppia di fidanzati, dopo una fatica a posizionare il cellulare, per un selfie col timer, sul paletto con la corda che delimita il lido (dal mare non ho capito bene come hanno fatto) si sono visti scappare dalle braccia il cagnolino che doveva essere compreso nella foto ricordo. Lui (riferito al cane) a correre sulla spiaggia e lui (riferito al padrone) a correre dietro, nel frattempo il timer del cellulare è scaduto e addio selfie.
Penso che presto prenderò anche io un cagnolino, almeno per non avere la frustrazione di trovarmi davanti a pet shop in luoghi che ricordavo come supermercati. Tra l’altro mio marito, che non guida e che in viaggio o dorme o mi comunica notizie, mi informava di un dog relais appena inaugurato all’interno dello scalo di Fiumicino, climatizzazione, abbeveratoio automatico, filodiffusione e videochiamate per vederlo a qualsiasi ora.
Quindi penso che potremmo essere spinti a prendere un aereo in modo da fare tante videochiamate, almeno col cane, perché i figli non ti rispondono più. Per fortuna ci sono le dimissioni di Occhiuto. Abbiamo da fare.
Che mese, ragazzi. Solidarietà a tutti i colleghi calabresi, che contavano di andare in ferie. Massì, buon ferie d’agosto a lavoro, sempre meglio che correre dietro a un barboncino per un selfie.
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