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«Le dimissioni di Occhiuto paralizzano la burocrazia, non la politica che lavora per i calabresi»

Il capogruppo M5S alla Regione: mentre lui congela la Calabria per calcolo politico, noi continuiamo a lavorare per dare risposte concrete

Pubblicato il: 04/08/2025 – 14:25
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«Le dimissioni di Occhiuto paralizzano la burocrazia, non la politica che lavora per i calabresi»

LAMEZIA TERME «Le dimissioni del Presidente Occhiuto hanno di fatto paralizzato la macchina burocratica regionale, lasciando in sospeso atti e provvedimenti. Ma la politica vera – quella che nasce per servire i cittadini e non per inseguire tornaconti personali – non si ferma. Mentre lui congela la Calabria per calcolo politico, noi continuiamo a lavorare per dare risposte concrete». Lo afferma Davide Tavernise, capogruppo M5S alla Regione. «È in questa direzione – prosegue Tavernise – che ho depositato la proposta di legge “Disposizioni per incentivare la qualità e la sicurezza del lavoro, l’applicazione del salario minimo orario di nove euro, la sostenibilità energetica e ambientale, la legalità e la stabilità occupazionale”. Si tratta di un testo che non grava sul bilancio regionale, ma che introduce un sistema di regole e criteri premianti negli appalti e nelle concessioni pubbliche per garantire un salario minimo di almeno nove euro lordi l’ora e combattere il fenomeno del lavoro povero, rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro con controlli mirati e standard più elevati soprattutto nei cantieri e nei settori ad alta intensità di manodopera, premiare le imprese che rispettano i contratti collettivi più rappresentativi, adottano misure di sostenibilità ambientale ed energetica e si impegnano nella legalità, tutelare la stabilità occupazionale attraverso la clausola sociale nei cambi d’appalto, contrastare il dumping salariale e le infiltrazioni criminali negli appalti pubblici. La Calabria – conclude Tavernise – è maglia nera in Italia per disoccupazione e reddito pro capite. Troppi giovani lasciano la nostra terra e troppe famiglie vivono con stipendi che non bastano per arrivare a fine mese. Questa proposta non è un libro dei sogni, ma un atto concreto che mette la dignità del lavoro e la giustizia sociale al centro delle politiche regionali. Mentre Occhiuto blocca la macchina amministrativa per le sue vicende personali, noi dimostriamo che un’altra Calabria è possibile. Una Calabria in cui la politica non è fatta di scenari elettorali e tatticismi, ma di lavoro quotidiano per migliorare la vita delle persone»,

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