L’effetto “domino” delle Regionali anticipate. Nel frullatore anche le trattative per le Comunali
L’esito della prossima tornata è destinato a ridisegnare tutti gli equilibri politici in Calabria, non solo con riferimento ai futuri assetti alla Regione

REGGIO CALABRIA Un terremoto a tutti i livelli… Le elezioni anticipate per la guida della Regione per effetto delle dimissioni del presidente Roberto Occhiuto sono destinate a ridisegnare tutti gli equilibri politici in Calabria, non solo con riferimento ai futuri assetti alla Cittadella di Catanzaro e a Palazzo Campanella a Reggio. Nel “frullatore” infatti – spiegano gli analisti – sicuramente finiranno anche le trattative per il voto in alcuni grandi Comuni della Calabria, in primo luogo Reggio e Crotone, chiamate alle urne nel 2026, ma anche alla fine Cosenza e Catanzaro. Trattative che verosimilmente saranno condizionate e messe in discussione da quello che succederà alle Regionali. Le “macchine” dei partiti del resto si erano già messe in moto per queste Amministrative, sia pure sotto traccia e a fari ancora spenti o accesi a metà, ma è chiaro che l’esito delle Regionali peserà sulle “manovre” per le elezioni comunali. In termini ancora più espliciti, per i big della politica calabrese – direttamente e in alcuni casi anche personalmente coinvolti sui due fronti – vincere o perdere le Regionali non sarà indifferente anche ai fini delle Comunali.
Le poste in palio
Intanto, il tema delle candidature a sindaco, ancora non definito a Crotone e Reggio sia lato centrodestra sia lato centrosinistra ma già abbozzato nei ragionamenti, in questa fase è necessariamente accantonato e riposto nel cassetto in attesa di vedere cosa succederà – e come – alle Regionali. Una cosa alla volta, insomma. A giocarsi molto anche in vista delle future Amministrative ci saranno tutti i personaggi di spicco della politica calabrese, dal governatore dimissionario Roberto Occhiuto al coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro (che, a esempio, dà le carte su Reggio), dall’uscente presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, segretario regionale della Lega (che, a esempio, è chiaramente uno degli uomini “forti” attorno a cui ruotano le sorti della politica a Catanzaro), alla leader di Fratelli d’Italia Wanda Ferro (anche lei, a esempio, “impattante” su Catanzaro). Idem nel campo del centrosinistra: il riferimento qui è per il segretario regionale del Pd Nicola Irto e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, entrambi decisivi per gli assetti in riva allo Stretto. Ecco perché allora la partita delle Regionali è una partita doppia. Anche come importanza. (a. c.)
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