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«Prezzi alle stelle e famiglie sole»: Marziale denuncia il caro scuola in Calabria

Il Garante per l’infanzia: «Libri, materiali e contributi “volontari” mettono a rischio equità e inclusione». Appello alle istituzioni per garantire pari opportunità

Pubblicato il: 26/08/2025 – 12:43
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«Prezzi alle stelle e famiglie sole»: Marziale denuncia il caro scuola in Calabria

REGGIO CALABRIA «L’aumento generalizzato dei costi legati all’inizio dell’anno scolastico rappresenta un serio ostacolo all’esercizio del diritto allo studio per migliaia di bambini e adolescenti». Lo dichiara in una nota Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria. «Libri di testo con prezzi invariati nonostante la crescente diffusione dei formati digitali, materiale scolastico sempre più costoso, contributi “volontari” richiesti in modo sistematico dagli istituti e le famiglie si trovano a sostenere spese sempre più pesanti, spesso senza alcun tipo di supporto. In una regione come la Calabria – evidenzia il Garante – già colpita da livelli storicamente elevati di povertà economica ed educativa, il caro scuola rappresenta una criticità particolarmente grave, che rischia di acuire ulteriormente le disuguaglianze sociali e compromettere il futuro di un’intera generazione”. Per Marziale questa situazione “finisce per penalizzare in modo sproporzionato le famiglie con minori risorse, mettendo a rischio i principi di equità e inclusione sanciti dalla Costituzione». Il Garante richiama l’attenzione delle istituzioni competenti, a livello nazionale e locale affinché vengano adottate «misure urgenti e strutturali per tutelare concretamente il diritto allo studio. Tra le proposte: la gratuità effettiva del materiale didattico essenziale, il rafforzamento dei fondi per il diritto allo studio e un monitoraggio più attento dei costi sostenuti dalle famiglie. Non possiamo permettere che l’accesso all’istruzione diventi una questione di possibilità economiche – conclude Marziale – ma, serve una risposta concreta e immediata per garantire che ogni bambino e ragazzo possa affrontare l’anno scolastico con le stesse opportunità, a prescindere dalla condizione sociale di partenza».

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