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Cosenza calcio, i consiglieri di minoranza: «Aria tossica, Caruso e Tridico intervengano»

L’affondo dopo lo stop agli abbonamenti nelle curve: «Strategia per alimentare la frattura con i tifosi». La replica di Palazzo dei Bruzi

Pubblicato il: 27/08/2025 – 13:52
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Cosenza calcio, i consiglieri di minoranza: «Aria tossica, Caruso e Tridico intervengano»

COSENZA Il clima attorno al Cosenza Calcio si fa sempre più pesante. La rottura tra la tifoseria e il presidente Eugenio Guarascio si è aggravata dopo la decisione – duramente contestata – di non avviare la campagna abbonamenti per i settori “Bergamini” e “Catena”, le due curve simbolo del tifo organizzato rossoblù. La protesta dei supporter si estende ora anche alle istituzioni, con una presa di posizione netta da parte dei consiglieri comunali di minoranza.
Francesco Caruso, Francesco Cito, Alfredo Dodaro, Giuseppe D’Ippolito, Francesco Luberto, Ivana Lucanto, Francesco Spadafora, Michelangelo Spataro e Antonio Ruffolo firmano una nota congiunta che non lascia spazio a interpretazioni: «Ancora una volta il clima è surreale, si respira un’aria tossica. Chiudere le curve “Bergamini” e “Catena”, da sempre sede e simbolo identitario del tifo, significa dimenticare il passato, ignorare il presente e non investire per il futuro. Significa anche cancellare ogni possibilità di ricucire il rapporto con i tifosi, ormai in totale rottura con il presidente Guarascio. Noi siamo con loro».
I consiglieri riferiscono di essersi attivati per approfondire le motivazioni dietro la scelta del club:
«Ci siamo preoccupati di verificare se ci fossero motivi strutturali tali da impedire ai tifosi di accedere sugli spalti al cuore del tifo organizzato e siamo certi che non è così. Il numero della capienza non è cambiato e non cambierà».
Poi l’accusa diretta alla società rossoblù: «Abbiamo assistito all’attuazione di una precisa volontà del club di creare ulteriori tensioni, con l’unico effetto di provocare la piazza». Infine, l’appello al sindaco Franz Caruso e a Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrosinistra e indicato dai consiglieri come «amico caro della società»: «Auspichiamo che il sindaco Caruso (o Pasquale Tridico) riescano a ridare dignità al Cosenza, che è e resta dei cosentini».

La replica del Comune

Il consigliere Antonello Costanzo, delegato all’impiantistica sportiva risponde alle opposizioni: “Sconsiderata e strumentale la polemica contro il sindaco Franz Caruso”. “La polemica contro il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, da parte delle opposizioni consiliari di centrodestra, relativamente alla decisione della dirigenza del Cosenza calcio di non far sottoscrivere gli abbonamenti  della stagione 2025/2026 per la “Curva Nord Catena” e la “Curva Sud Bergamini” dello stadio San Vito/Marulla è fuori luogo, sconsiderata e, soprattutto, strumentale. Se gli oppositori di Palazzo dei Bruzi hanno la soluzione in tasca per risolvere la situazione, anziché rimestare nel torbido per come hanno fatto fino ad oggi, la tirino fuori e la esplicitino, per il bene della città, dei colori rossoblù e dei tifosi, dalla cui parte si schierano, così come, con grande convinzione, ha sempre fatto il Sindaco Franz Caruso, fautore di un dialogo costante e costruttivo e rispettoso delle legittime rivendicazioni della tifoseria che riflettono quelle dell’intera comunità cosentina”. Lo afferma il consigliere comunale delegato del Sindaco al patrimonio, Antonello Costanzo, titolare anche della delega all’impiantistica sportiva, che include evidentemente lo Stadio San Vito-Marulla. “Non vorremmo- rimarca ancora Antonello Costanzo – essere di fronte ad un tentativo subdolo di puntare il dito contro il Sindaco Franz Caruso per meri fini elettoralistici e non certo per rivendicare l’appartenenza alla squadra di calcio e ai colori rossoblu’. La presa di posizione della minoranza consiliare- ha aggiunto Costanzo- ha tutto il sapore, pretestuoso,  di far ricadere sul Sindaco responsabilità che non ha, specie in una situazione in cui l’Istituzione pubblica può veramente molto poco o nulla. Il Sindaco – sottolinea ancora Antonello Costanzo- lo aveva detto a chiare lettere che il Comune, rispetto alle vicende societarie ed in particolare con riferimento alle condizioni di utilizzo dello Stadio San Vito-Marulla, sarebbe rimasto vigile ed attento, sulla scorta del fatto che la storia del Cosenza calcio sia tutelata in ogni suo aspetto e non mortificata con comportamenti da teatro dell’assurdo, come dimostra la scellerata decisione di non inserire le curve nella campagna abbonamenti. Va dato atto al Sindaco Franz Caruso , che la minoranza vorrebbe ad ogni costo trascinare nella rissa, di essere stato coerente fino in fondo in tutti i passaggi di questa intricata vicenda, chiedendo ai vertici societari di passare la mano nell’interesse della città, della storia del Cosenza e di tutta la tifoseria rossoblù, anche di quella che ha seguito sempre le sorti della squadra provenendo da ogni angolo della provincia. Dall’opposizione, al punto in cui siamo, attendiamo idee e proposte concrete e non fumose. Molti di coloro che hanno firmato la nota odierna fino a tre anni fa erano amministratori comunali e dovrebbero, quindi, conoscere le procedure e la normativa  che regolano i rapporti tra l’Ente e la società Cosenza calcio, anche perché l’ascesa dell’imprenditore lametino al San Vito Marulla è stata sponsorizzata nel 2011 proprio da loro e dal Sindaco Occhiuto. Per cui se sono a conoscenza di atti che possono essere intrapresi, noi siamo pronti ad ascoltarli. L’importante è che non siano soluzioni “creative” come la finanza “creativa” che  ha decretato il dissesto del Comune.  Mentre attendiamo le proposte delle opposizioni, il sindaco Franz Caruso e la nostra Amministrazione Comunale stanno lavorando ed affrontando l’ incresciosa problematica relativa ad una dirigenza, quella del Cosenza calcio appunto, che è stata  sfiduciata  da tempo dalla città, dal Sindaco Franz Caruso e da tutti noi. Non mi stancherò di ribadire, a rischio di ripetermi, che Franz Caruso, da Sindaco e da tifoso rossoblù, ha esperito ogni tentativo per incentivare un cambio di rotta volto a far nascere una nuova gestione societaria, invitando il Presidente Guarascio a lasciare. Un invito che, a mia volta, ribadisco oggi con forza e convinzione”. (redazione@corrierecal.it)

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