Tridico riparte dalle aree interne: reddito di dignità e fondi europei per «un nuovo modello di sviluppo»
Prima uscita pubblica nel Cosentino per il candidato presidente del centrosinistra. «Spopolamento e scuole chiuse, così muore la Calabria». Irto: «La destra ha fallito. Ora serve un governo vero»

SPEZZANO SILA Mentre i partiti sono alle prese con la difficile composizione delle liste – alla ricerca di profili credibili, rappresentativi dei territori e capaci di tenere insieme i fragili equilibri politici – a Spezzano della Sila è andata in scena una tappa chiave per il centrosinistra calabrese.
Ieri sera, nell’ambito della Festa dell’Unità provinciale del Partito Democratico, si è tenuta la prima uscita pubblica nel Cosentino del candidato presidente della coalizione progressista Pasquale Tridico. Un’occasione tutt’altro che formale, scelta non a caso in un borgo dell’entroterra: le aree interne, infatti, sono il cuore del messaggio politico che Tridico intende lanciare in questa campagna elettorale.
Al suo fianco, il segretario regionale del Pd Nicola Irto, il segretario provinciale Matteo Lettieri, quello del circolo locale Giuseppe Fulci e il sindaco di Spezzano, Salvatore Monaco.
Tridico: «Aree interne abbandonate. Immaginiamo il futuro anche da qui»
Tridico ha fatto un quadro duro ma realistico delle condizioni dell’entroterra calabrese: «Non solo qui – ha detto – ma anche nel Pollino, e a sud della Calabria, in Aspromonte, le aree interne, che sono il cuore pulsante della Calabria, negli anni le abbiamo viste spopolarsi, abbandonate, senza sanità, senza viabilità, senza scuole. Al comune di Celico, poco fa, mi hanno detto che dieci giorni fa hanno chiuso una scuola. Ma come si può accettare tutto questo?».
Da qui, l’impegno a far ripartire lo sviluppo proprio da questi territori dimenticati: «La Calabria è interna. I miei genitori mi hanno sempre detto che la Calabria era interna. Certamente abbiamo 840 chilometri di costa, il nuovo sviluppo è anche lì e quello dovrà essere rilanciato, ma lo spopolamento che soffriamo nelle aree interne è orribile. È orribile perché è devastante per lo sviluppo, per ciò che è stato. Dobbiamo immaginare il futuro anche da qui».
Reddito di dignità
Tra le prime proposte concrete di Tridico c’è quella che appare già come la parola d’ordine della sua campagna: il reddito di dignità regionale. Una misura pensata per intercettare quella fascia di popolazione esclusa dagli attuali strumenti nazionali. «Queste – ha spiegato – sono politiche attive. Il reddito di dignità servirà a una platea non coperta dall’assegno di inclusione, non coperta dallo strumento di formazione lavoro. È una platea che ha un costo assolutamente sostenibile, se è legato alle politiche attive, anche all’autoimprenditorialità». Il piano prevede anche l’utilizzo dei fondi europei: «Potrà essere utilizzato in un’unica soluzione, se verrà attivata un’autoimprenditorialità, l’apertura di una partita Iva, l’artigianato che dovrà essere rilanciato anche a partire da qui. Quindi, certamente, potrà essere finanziato anche con i fondi europei».
Tridico non ha mancato di rispondere alle dichiarazioni del governatore uscente Roberto Occhiuto, che aveva recentemente rivendicato i risultati del suo mandato con lo slogan “in 4 anni fatto più che in 40”. «La destra è stata al potere 20 anni negli ultimi 30 anni. I disastri sono sotto gli occhi di tutti: sullo spopolamento, sulla sanità, sulla viabilità, sulle scuole che chiudono – ha detto Tridico – come ci ha raccontato oggi il sindaco di Spezzano. Ecco, questi disastri sono stati fatti dal suo schieramento, dalla destra al governo».
Irto: «Coalizione larga, Pd in campo con due liste. Puntiamo a stravincere»
Il segretario regionale del Pd Nicola Irto ha rivendicato il ruolo centrale del partito nella costruzione dell’alleanza progressista: «Non solo c’è il candidato alla presidenza – ha detto – ma c’è una coalizione in maniera larghissima, si presenta agli elettori per dare un governo di cambiamento alla Calabria e c’è un grande e importante candidato a presidente». E ha annunciato: «Il Partito Democratico farà due liste, scende in campo con i suoi amministratori, con i suoi dirigenti, con la sua squadra migliore per vincere una battaglia per la dignità e il futuro di questa regione. Non puntiamo solo a vincere le elezioni regionali, ma a stravincerle».
Irto ha poi attaccato frontalmente la gestione della Regione da parte dell’attuale maggioranza: «La destra ha portato la Calabria all’ultimo posto in tutte le classifiche, tranne che in un posto: sui social network di Occhiuto».
Infine, sul profilo del candidato scelto dalla coalizione, Irto ha evidenziato: «Tridico è già un personaggio politico importante, ha preso molti voti alle ultime europee. È la persona che può interpretare i bisogni e rappresentare tutte le forze politiche. A lui abbiamo riconosciuto la capacità di essere al di fuori e al di sopra dei partiti, al di fuori e al di sopra di un’etichetta».
«In questi anni abbiamo avuto solo un personaggio che ogni giorno ha detto ai calabresi “Tutto va bene, madama la Marchesa”. Ma non c’è stata una squadra, non c’è stato un governo della Regione. Oggi – ha concluso Irto – è il momento di avere un direttore d’orchestra e di costruire una giunta autentica, che risponda davvero ai bisogni dei calabresi. La Calabria merita un futuro. E noi siamo pronti a costruirlo». (redazione@corrierecal.it)
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