Occhiuto: «Il reddito di dignità? Una grande sola». E mostra i bandi già attivi in Calabria – VIDEO
Il governatore uscente smonta in un video la proposta del suo sfidante Tridico: «Speculano sulla sofferenza, i calabresi non si prendono in giro»

CATANZARO «Ma quale reddito… Non venite qui a prendere in giro i calabresi. Non si può speculare sulla sofferenza delle persone». È un attacco diretto e senza mezzi termini quello che il governatore uscente della Calabria, Roberto Occhiuto, ha lanciato via social nei confronti del suo principale sfidante alle regionali di ottobre, Pasquale Tridico, già presidente dell’Inps, che ha fatto del cosiddetto “reddito di dignità” uno dei punti centrali della sua campagna elettorale.
Nel video postato sui suoi canali, Occhiuto definisce «una grande sola» la proposta dei suoi avversari, riferendosi esplicitamente al reddito di cittadinanza: «Ma si può fare campagna elettorale in questo modo? Si può fare campagna elettorale prendendo in giro i ragazzi e i giovani, speculando sul bisogno, sulla sofferenza, sulla disperazione di chi non ha un lavoro?». Secondo il presidente uscente, il progetto presentato da Tridico e dal centrosinistra avrebbe già cambiato forma più volte in pochi giorni: «Questi, in dieci giorni, hanno cambiato versione tre volte. Hanno cominciato dicendo “faremo il reddito di cittadinanza”, poi qualcuno gli ha fatto notare che non si può fare a livello regionale. Allora hanno detto “faremo il reddito di dignità”, e ancora una volta qualcuno li ha avvertiti che neppure questo è attuabile a livello regionale. E quindi, ancora una volta, hanno cambiato versione. Guardate cosa propongono». Occhiuto ha quindi mostrato un’intervista a Tridico, nella quale il candidato del M5S afferma che il reddito potrà essere erogato «in un’unica soluzione, se verrà attuata un’autoimprenditorialità con l’apertura di una partita Iva».
«Quello che loro propongono – ha insistito Occhiuto – è soltanto una grandissima sola. E non lo dico solo io: lo dice un grande economista italiano (Marcello Minenna, il cui intervento sul reddito di dignità è stato mostrato nel video dal governatore uscente, ndr) che ha lavorato in questi anni con me, e che prima ha lavorato con loro, con Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Ma si possono prendere in giro i calabresi così?».
Il governatore ha poi parlato direttamente ai cittadini: «Pasquale… anzi, non mi rivolgo a te Pasquale, perché non sei stato in Calabria e quindi non puoi sapere tutto quello che abbiamo fatto. Mi rivolgo ai calabresi, dicendo che molte delle cose che loro promettono di voler fare dopo le elezioni, noi le abbiamo già fatte da mesi». E ha portato esempi concreti: «Per esempio, parlano di autoimprenditorialità. “Fusese” è un bando a sportello, sempre attivo, che dà la possibilità ai disoccupati calabresi di ricevere un contributo per aprire una partita Iva o avviare un’attività. “Dunamis” è un altro bando, aperto da mesi, che consente ai giovani disoccupati di essere assunti a tempo indeterminato. In questo modo, le imprese che li assumono ricevono un contributo del 50% sul costo del lavoro. C’è anche la possibilità di trasformare rapporti precari in rapporti stabili, con incentivi immediati».
Occhiuto ha infine respinto con decisione il paragone con la legge regionale pugliese:
«Non bisogna credere alle bagianate che dicono sul paragone con la Puglia. Questa storia della legge pugliese è solo propaganda: la legge della Puglia non c’entra niente con il reddito di dignità». (redazione@corrierecal.it)
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