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“Ronde” di Forza Nuova nel centro storico di Catanzaro? Divampa la polemica

Tallarico (Sinistra Italiana): chiediamo un incontro al prefetto, bisogna contrastare questa inquietante idea

Pubblicato il: 08/09/2025 – 16:10
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“Ronde” di Forza Nuova nel centro storico di Catanzaro? Divampa la polemica

CATANZARO Polemica a Catanzaro sulle presunte “ronde” che Forza Nuova intenderebbe istituire per la sicurezza nel centro storico. La forza politica di estrema destra ha promosso per mercoledì una “Passeggiata per la sicurezza”, idea però aspramente contestata dalle forze di sinistra.

La nota di Forza Nuova

«Forza Nuova Catanzaro organizza per mercoledì 10 settembre 2025 una Passeggiata per la Sicurezza nel centro storico della città. L’iniziativa nasce in risposta ai recenti episodi di degrado e criminalità che, nelle ultime settimane, hanno minato la serenità della comunità, in particolare durante le ore serali», sì si legge in una nota diffusa anche sui social. «L’obiettivo – spiega Forza Nuova – non è quello di promuovere “ronde”, come qualcuno ha voluto strumentalmente definire, ma di proporre un momento di partecipazione aperto a tutti i cittadini e residenti. La passeggiata intende riaffermare il diritto di vivere in un contesto urbano sicuro, ordinato e rispettoso della dignità di ciascuno. Forza Nuova invita pertanto tutta la cittadinanza a partecipare attivamente a questa iniziativa, contribuendo con la propria presenza a riportare serenità sul territorio, a contrastare il degrado urbano e a sollecitare le istituzioni a un intervento concreto e deciso in favore della sicurezza collettiva».

La replica delle forze di sinistra

«Sinistra Italiana condanna l’iniziativa anticipata a mezzo stampa dalla formazione di estrema destra Forza Nuova, secondo la quale si attiverà un servizio di vigilanza per la gestione di episodi che interessano la sicurezza dei cittadini catanzaresi». Lo sostiene Francesco Tallarico, coordinamento provinciale Sinistra Italiana. «Tale proposta – prosegue Tallarico – la riteniamo inqualificabile ed eversiva in quanto non è consentito a movimenti politici, né da organizzazioni riconducibili ad essi, sostituirsi agli organi dello Stato proposti alla gestione dell’ordine pubblico. La storia ci ha consegnato un ricordo nefasto dello squadrismo urbano, fenomeno che ha posto le basi per creare un clima che successivamente portò per il paese a conseguenze drammatiche, con l’avvento del ventennio fascista. L’attuale fase politica è caratterizzata da interventi governativi che non hanno prodotto risposte ai bisogni espressi dai ceti marginalizzati, dai ceti meno abbienti e dal ceto medio impoverito, pertanto, non vorremmo che i fenomeni succitati fossero dei fattori di distrazione ai problemi sociali che quotidianamente affliggono i cittadini. In considerazione della gravità dei fatti, Sinistra Italiana ha chiesto un incontro con il Prefetto di Catanzaro al fine di conoscere le azioni che verranno messe in atto per contrastare l’inquietante proposta avanzata da Forza Nuova». «Forza Nuova annuncia di “voler stazionare nelle aree più degradate del centro storico per promuovere la sicurezza e il controllo del territorio”, in pratica siamo alle ronde, che noi riteniamo di stampo fascista e che non restituiscono nessuna sensazione di sicurezza, anzi, a nostro parere alimentano tensioni, afferma a sua volta Potere al Popolo Catanzaro, che aggiunge: «Le ronde sono da osteggiare, non solo perché ricordano in maniera evidente le squadre del ventennio fascista, ma soprattutto perché la sicurezza è una questione pubblica di competenza degli organi dello Stato ad essa preposti, e non si difende con la violenza privata, perché la sicurezza non è stata ad esse delegata da nessuno, perché la sensazione che restituiscono è di timore. Come può “promuovere la sicurezza” Forza Nuova che in questa città ha già compiuto atti violenti alla Casa del Popolo, imbrattandola con la vernice da simboli dell’organizzazione neofascista. Come non ricordare i violenti attacchi verbali mossi nei confronti di Arciequa con l’utilizzo di un linguaggio omofobo e fascista oppure la provocazione contro la Cgil». (c. a.)

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