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Occhiuto: «500 euro per gli studenti che restano in Calabria». Tridico: «È una borsa di studio»

Botta e risposto tra i due sfidanti governatori. L’ex presidente della Regione propone il reddito di merito, l’ex presidente Inps: «Una sciocchezza»

Pubblicato il: 27/09/2025 – 16:57
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Occhiuto: «500 euro per gli studenti che restano in Calabria». Tridico: «È una borsa di studio»

CATANZARO «Penso che una delle più grandi preoccupazioni che può avere un padre o una madre in Calabria, se guadagna 1300, 1700, 2000 euro al mese, e ha un figlio di 17 o 18 anni, è che questo figlio una mattina vada da loro e dica: “mamma, papà, io vorrei andare all’Università a Milano, a Roma”. E come lo mandi all’Università fuori? Sono 2000 euro al mese. Molte di queste famiglie si indebitano, fanno prestiti, danno fondo a tutti i loro risparmi per iscrivere il figlio fuori all’Università, e poi lo perdono, lo perde la Calabria. Perché AlmaLaurea dice che il 90% dei giovani che si iscrive fuori dalla Calabria all’Università, poi rimane fuori dalla Calabria, mentre il 60% dei giovani che si iscrive nelle Università calabresi, poi rimane a lavorare in Calabria. E allora, ecco cosa vorrei fare, ecco cosa faremo dal 7 ottobre in poi: il reddito di merito. Vi spiego in che cosa consiste. Voglio dare 500 euro al mese, come incentivo, ai diplomati calabresi che decidono di iscriversi nelle Università calabresi e che manterranno la media del 27. La Calabria ha bisogno di merito, soprattutto i giovani calabresi ne hanno bisogno». Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video pubblicato sui suoi social.

Tridico: «Il suo reddito di merito è una normalissima borsa di studio»

Immediata la risposta di Pasquale Tridico, candidato governatore del centrosinistra, ad Occhiuto. «Occhiuto – afferma – da quattro anni non riesce nemmeno a pagare le borse di studio agli studenti idonei delle Università Magna Graecia e Mediterranea, non ha più credibilità, i calabresi lo sanno e non ci cascano. Se vuole dare davvero una mano ai calabresi che fanno fatica, non deve fare altro che sostenere la nostra proposta del reddito di dignità. Il suo reddito di merito non è altro che una normalissima borsa di studio; peraltro specula sui giovani e tenta goffamente di scopiazzare il nostro reddito di dignità che lui stesso definiva una fake news». «Quello che faremo noi – aggiunge – è, invece, coprire tutte le fasce della popolazione più deboli, dai diciottenni fino ai sessantenni, studenti, lavoratori, incapienti, gente senza reddito, padri di famiglia che devono mandare i figli a scuola. Il reddito di dignità lo legheremo a percorsi di politica attiva e di progetti di inclusione. Occhiuto non sa più a quale santo votarsi e non gli resta che scopiazzare – ed anche male – il nostro programma elettorale. L’ex futuro presidente studi un po’ di più. I prossimi 5 e 6 ottobre – conclude – le calabresi e i calabresi sapranno valutare le differenze tra quella che è la nostra visione di Calabria e chi non alcuna idea ed è spinto solo da logiche di potere e clientele che alimentano i suoi cerchi magici».

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