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Regionali, da Lamezia parla Occhiuto: «La nostra è una campagna elettorale onesta, gli altri sono sciacalli»

Il candidato presidente della Regione insieme ai big del centrodestra: «Chiedo ai calabresi di ricordare com’era questa regione 4 anni fa». E «tra qualche settimana usciremo dal commissariamento»

Pubblicato il: 30/09/2025 – 17:34
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Regionali, da Lamezia parla Occhiuto: «La nostra è una campagna elettorale onesta, gli altri sono sciacalli»

LAMEZIA TERME «Le nostre iniziative elettorali le abbiamo svolte all’aperto, nelle piazze, con la schiena dritta per dire ai calabresi cosa abbiamo fatto». Esordisce così il candidato presidente del centrodestra, Roberto Occhiuto dal palco elettorale organizzata a Lamezia Terme insieme ai leader nazionali della coalizione tra cui i ministri Matteo Salvini e Antonio Tajani e la premier Giorgia Meloni.
«Siamo qui non soltanto per me, ma per sentire tutti i leader del centrodestra», ha detto ancora Occhiuto. «Sono qui al mio fianco le persone che mi hanno consentito, in questi 4 anni, di lavorare con forza e determinazione nell’interesse della Calabria. Molte cose non avremmo potuto realizzarle senza la loro amicizia», ha rimarcato Occhiuto dal palco.
«Sto facendo una campagna elettorale onesta, in questi anni non abbiamo avuto la bacchetta magica e non ce l’ho ora, ma chiedo ai calabresi di ricordare com’era la Calabria 4 anni fa. E se fanno questo sforzo, ricorderanno che in questi anni abbiamo fatto molto di più di quanto è stato fatto nei decenni precedenti. Abbiamo trovato una Calabria ferma, immobile, di cui si parlava solo male. Col nostro duro lavoro, abbiamo costruito una regione orgogliosa di cui si inizia a parlare bene nel resto del Paese».

La riforma dei rifiuti

Dal palco il presidente uscente ha ricordato il lavoro fatto per la riforma dei rifiuti. «Quando ho iniziato a fare il presidente ho visto che a Natale e d’estate, quando aumentavano le presenze in Calabria, la spazzatura arrivava fino al primo piano dei palazzi. Quindi abbiamo fatto una riforma ad hoc che è diventata esempio nazionale perché ora i sindaci sanno dove smaltire. E quando mai la Calabria nei decenni procedenti è stata segnalata come esempio? E poi abbiamo trovato 11 consorzi di bonifica, vedevo operai che stavano sui tetti che scioperavano, abbiam fatto un unico consorzio con una riforma che sembrava impopolare ma giusta. E ora è poplare».

Il lavoro

«Abbiamo riformato molti ambiti della Calabria, stabilizzando circa 10mila precari» ha ricordato ancora Occhiuto. «Siamo gli unici a non aver aumentato i precari, stabilizzandone la maggior parte. Abbiamo l’orgoglio di poter dire di aver creato anche occupazione in una regione ricca di risorse di cui, chi mi ha proceduto, non ha mai parlato». 
«Governo questa regione e soprattutto la amo» ha detto ancora il presidente uscente e «chi ama questa terra, ne parla con la luce negli occhi perché ce l’ha nel cuore. In questi anni quanti politici abbiamo avuto che parlavano solo male della Calabria? Non abbiamo nascosto i problemi, ma abbiamo sempre governato per affrontarli. Ve li ricordate i nostri aeroporti? Erano fatiscenti mentre quest’anno, con i cantieri aperti, abbiamo fatto il record storico di presenze. Non abbiamo avuto la bacchetta magica ma chiediamo: è vero o non è vero che per trent’anni sulla SS106, chiamata vergognosamente la strada della morte, i governi avevano investito solo un miliardo mentre questo governo ne ha investito già 3,8? E non di risorse PNRR ma in conto capitale e per questo ringrazio il governo che, in questi anni, ha fatto cose straordinarie per le nostre infrastrutture». «Abbiamo portato 900 milioni per l’A2 per quell’autostrada che Renzi consegnò e 500 milioni per la Trasversale delle Serre, un impegno per le infrastrutture mai verificatosi prima per la Calabria. Senza Tajani, Salvini e Meloni le mie richieste non sarebbero mai state ascoltate», ha ribadito ancora Occhiuto.

«Quella di Tridico una campagna elettorale da sciacalli»

«Stiamo facendo una campagna elettorale onesta, non parliamo male degli avversari, dico solo quello che ho fatto. E lo dico girando per le 5 province della Calabria», ha rimarcato Occhiuto. «Loro stanno facendo una campagna elettorale da sciacalli, speculando sulla sofferenza di tanti calabresi negli ospedali, un modo miserabile se si pensa che li fanno insieme a Giuseppe Conte, presidente del Consiglio che ha nominato i commissari della Sanità molto prima di me. Io ho raccolto la nostra sanità da Cotticcelli che diceva di essere stato drogato prima di essere intervistato o Zuccatelli, questi erano i commissari che mi hanno proceduto. La sanità ha tanti problemi, anche in Italia, perché non è mai stata riformata e l’unico governo che sta rimediato è quello di Giorgia Meloni», ha sottolineato Roberto Occhiuto.
«Ho preso i medici cubani perché a Reggio pagavano 120 ad ora ai medici gettonisti, costando 10 volte in più ai calabresi. Quello di Meloni è il primo governo ad aver messo fine a questa pratica, ma io l’avevo fatto anche prima con i medici cubani qui in Calabria». «Molte regioni – ha detto ancora Occhiuto – sono in difficoltà nella sanità ma noi siamo partiti da “meno mille” perché non hanno mai fatto investimenti o assunzioni. Io ho assunto 2.500 tra medici e personale, stabilizzato 5mila persone altrimenti avremmo tutti gli ospedali calabresi chiudi e loro vanno in giro per gli ospedali per dire che la sanità non funziona», ha ribadito Occhiuto. «I calabresi dicono che questo non porta al miglioramento, ma porta a costruire quel percorso per uscire dal commissariamento della sanità che avverrà tra qualche settimana. Ora siamo nella condizione di liberarci da questa camicia di forza e faremo la più grande riforma del sistema sanitario che la Calabria abbia mai conosciuto. Metteremo tutti gli ospedali sotto un’unica azienda ospedaliera, questi invece speculano solo sulla sofferenza delle persone, lanciando proposte irrealizzabili. Hanno cominciato la campagna elettorale parlando di reddito di dignità, poi ne hanno parlato sempre meno perché sanno benissimo che qui in Calabria non si può fare, ingannano gli elettori». (redazione@corrierecal.it)

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