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Conte: «I commissari in sanità? Me ne assumo la responsabilità ma anche il centrodestra ha colpe»

L’ex premier all’Unical con Tridico. Che dice: «Se non fossi stato impegnato in questa campagna elettorale, a quest’ora sarei anche io a Gaza»

Pubblicato il: 01/10/2025 – 14:57
di Eugenio Furia
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Conte: «I commissari in sanità? Me ne assumo la responsabilità ma anche il centrodestra ha colpe»

RENDE «I commissari alla sanità che ho nominato da premier? Me ne assumo la responsabilità, però anche il centrodestra ha le sue colpe perché governa la Calabria da 5 anni, dovrebbero essere un po’ più umili». Giuseppe Conte torna a Cosenza nel giro di pochi mesi per un evento a favore della Palestina ma non possono mancare i temi elettorali, a 4 giorni dal voto. «Occhiuto – aggiunge il leader del Movimento 5 Stelle – si preoccupi della residenza dei giovani calabresi anziché di quella di Tridico: i giovani calabresi risiedono all’estero, noi daremo loro una prospettiva concreta con politiche del lavoro, basta clientelismo».
Sulla circolare anti-manifestazioni pro Pal, l’ex premier ironizza «l’ufficio scolastico e il ministero si mettano d’accordo tra loro se i giovani possano manifestare pacificamente per i loro ideali», poi di nuovo la mente torna al voto del prossimo 5/6 ottobre: «L’astensionismo è il maggiore problema della democrazia, ma è nostra responsabilità di parlare dei problemi concreti, delle sfide e speranze dei ragazzi. L’appello a votare non basta, coinvolgiamoli in progetti concreti. Di certo noi non facciamo promesse elettorali, non ci comportiamo come il governo che si fa vivo solo qualche giorno prima del voto promettendo decine di milioni di euro. In Abruzzo, Basilicata e probabilmente ora nelle Marche non sono ancora arrivati, e in Calabria che fine faranno i finanziamenti promessi? Intanto i fondi del Pnrr non sono stati spesi».
Pasquale Tridico promette: «Quando io vincerò – perché sarà così che andrà a finire – la sanità che oggi allo sfascio sarà messa al primo posto. Proprio qui a Cosenza è morta una ragazza qualche giorno fa, penso a mia madre che il 2 luglio ha avuto la stessa sorte. Succede troppo spesso, chi ha responsabilità deve pagare». Poi il candidato governatore del campo largo annuncia un «risarcimento per diffamazione dato in beneficenza da chi ha detto che all’Inps mi sono raddoppiato lo stipendio».

«Meloni omaggia i poteri forti»

«Noi difendiamo chi non ha voce» aggiunge Conte rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’affermazione della Meloni sul “reddito di regionalanza“. «La politica di Meloni è molto orgogliosamente l’assistenzialismo di Stato per i poteri forti, i signori delle armi, le banche e le grandi imprese che stanno lucrando profitti nel settore energetico, nel settore farmaceutico dopo l’emergenza pandemica. Noi invece, molto più modestamente e umilmente, ci occupiamo di chi ha salari bassi». Per Conte, «Meloni contrasta fermamente il salario minimo legale» perché «non vogliono vedere le fasce della popolazione che sono in forte difficoltà. Continuassero a omaggiare i poteri forti, noi continueremo orgogliosamente a difendere chi non ha voce, chi non arriva a fine mese e chi è in difficoltà, perché – conclude Conte – continuare a dire che va tutto bene non corrisponde alla realtà di tanti cittadini che incontriamo».

Conte e Tridico Unical

Il dibattito e un selfie per la Flotilla

Al dibattito moderato da Daniela Ielasi e organizzato dal Dam nell’anfiteatro del polifunzionale Unical, davanti a poco meno di mille persone – soprattutto studenti, militanti e associazioni – assistono anche le europarlamentari Carolina Morace e Valentina Palmisano, accanto a Elisa Scutellà. E poi Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e i candidati Ferdinando Laghi, Bianca Rende e Veronica Buffone. Prima di iniziare dando voce agli studenti dell’ateneo di Arcacavata, spazio a un selfie da inviare al senatore 5S Marco Croatti, che si trova sulla Flotilla diretta a Gaza. «La presenza di tanti giovani oggi qui – dice Conte al microfono – è rassicurante e fa ben sperare per il futuro della Calabria e dell’Italia».
«Oggi diamo una risposta a chi dice che i giovani sono disinteressati e distanti – gli fa eco Tridico – Sarete voi ragazzi a fermare il genocidio di Gaza, non una guerra ma lo sterminio di una popolazione inerme. Appena sarò eletto presidente, la Regione riconoscerà politicamente – perché non spetta alle Regioni farlo – lo Stato di Palestina. Se non fossi stato impegnato in questa campagna elettorale – conclude – a quest’ora sarei anche io sulla Flotilla». (e.furia@corrierecal.it)

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