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Crisi idrica a Rende, l’opposizione: «Silenzio istituzionale non più tollerabile»

I consiglieri Bilotti, Calvelli e Totera denunciano la gestione del Comune e chiedono trasparenza sui rapporti con Sorical. «La città merita serietà e risposte»

Pubblicato il: 09/10/2025 – 13:11
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Crisi idrica a Rende, l’opposizione: «Silenzio istituzionale non più tollerabile»

RENDE Rubinetti a secco, turnazioni improvvise, disagi quotidiani per famiglie, scuole e attività produttive. A Rende l’acqua sembrerebbe diventata un bene intermittente, e la crisi idrica continua a pesare sull’intera comunità. A peggiorare la situazione, nelle ultime settimane, è stata la riapertura dei corsi universitari all’Unical, che ha portato a un raddoppio della popolazione presente sul territorio, e dunque anche del fabbisogno idrico. Un fenomeno che – denunciano alcuni consiglieri comunali – è stato invece gestito con «improvvisazione e silenzi».
A sollevare il caso sono i consiglieri comunali Giovanni Bilotti e Adriana Calvelli (GenerAzione) e Fabrizio Totera (Progressisti Democratici), che puntano il dito contro l’amministrazione Principe, accusata di inerzia e mancanza di trasparenza.
«Se è vero che le responsabilità tecniche ricadono su Sorical, è altrettanto evidente che l’amministrazione comunale non ha fatto abbastanza per tutelare i cittadini, per chiedere chiarezza e per pretendere risposte. Nessun piano condiviso con i cittadini, nessuna comunicazione ufficiale degna di una città civile, nessun confronto aperto con i comitati o le realtà coinvolte. Solo il silenzio, mentre centinaia di famiglie si arrangiano come possono, scuole e strutture pubbliche vanno in affanno, e l’esasperazione cresce».
Nel mirino dell’opposizione finisce anche la gestione politica della crisi: «Mentre i serbatoi si svuotano, l’amministrazione è sembrata più impegnata in questi mesi a distribuire deleghe e incarichi che a comunicare con trasparenza e affrontare il problema. Eppure, da chi si vanta di essere “esperto” ci si aspetterebbe qualcosa in più. Il sindaco Sandro Principe, noto per qualche battuta social nei confronti di chi “comunica bene ma fa poco” (il riferimento a Occhiuto è chiaro), oggi fa poco e comunica anche peggio. Nessun aggiornamento, nessuna assunzione di responsabilità, nessun intervento concreto».
Un passaggio specifico è riservato anche all’assessore alle Reti Idriche, Cuzzocrea, accusato di latitanza comunicativa e istituzionale: «Sul tema specifico dell’acqua, non può non essere chiamato in causa anche l’Assessore Cuzzocrea. A lui spettava – e spetta – il compito di informare il Consiglio, aggiornare i cittadini, attivare strumenti di pressione e di gestione. La sua assenza nella discussione pubblica, in una fase tanto delicata, è un ulteriore elemento di preoccupazione». Oltre alla gestione del servizio, i consiglieri portano all’attenzione dell’opinione pubblica anche una scelta simbolica, che definiscono “emblematica”: «Un altro segnale emblematico riguarda i locali di Piazza Matteotti, che erano destinati a ospitare una biblioteca pubblica e la sede della Protezione Civile: due presìdi civici importanti, pensati per la cultura e la sicurezza della comunità. Invece, quegli spazi sono stati assegnati a Sorical. Una scelta fatta che parla da sola: fatta dai Commissari, ma evidentemente condivisa dall’amministrazione. Invece di investire su spazi accessibili a tutti, si è preferito cedere un presidio culturale a una società che oggi è al centro delle critiche per inefficienza». Di fronte a questa situazione, i consiglieri chiedono un cambio di passo e annunciano un’azione formale per far luce sui rapporti tra il Comune e Sorical: «Il Comune ha il dovere di farsi carico della situazione, di parlare chiaramente alla città, di spiegare cosa sta accadendo e cosa intende fare. Il silenzio istituzionale non è più tollerabile. Per questo motivo, abbiamo presentato una formale richiesta di accesso agli atti per conoscere nel dettaglio i rapporti intercorsi tra il Comune di Rende e Sorical, a partire dalla situazione debitoria fino alle eventuali comunicazioni e accordi recenti. È nostro impegno rendere pubblici i risultati non appena riceveremo riscontro, perché i cittadini hanno il diritto di sapere».

Infine, l’appello a una nuova fase di confronto, trasparenza e responsabilità: «Chiediamo con forza che il Comune esca finalmente dal silenzio e assuma un ruolo attivo e responsabile. Serve un confronto pubblico con Sorical, trasparente e aperto, per dare ai cittadini le risposte che meritano e per definire un piano di intervento credibile e verificabile. È altrettanto urgente che anche i consiglieri comunali vengano messi nelle condizioni di conoscere e vigilare su quanto accade, come previsto dal loro ruolo. E soprattutto, serve un cambio di passo nel rapporto con la città: basta con i silenzi, basta con le logiche dell’improvvisazione. Rende merita serietà, chiarezza e scelte all’altezza dei problemi reali». (redazione@corrierecal.it)

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