Infarti e ictus raramente arrivano all’improvviso

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus, la U.O.C. Neurologia del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ricorda quanto sia decisivo intervenire tempestivamente «ogni minuto senza trattamento comporta la perdita di cellule cerebrali. Ogni anno l’ictus colpisce 15 milioni di persone nel mondo, provocando 5 milioni di morti e altrettanti casi di disabilità permanente (fonte ISS)».
A rafforzare l’importanza della prevenzione interviene una recente ricerca internazionale, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology, che evidenzia come il 99% degli infarti e degli ictus non arrivi mai del tutto all’improvviso. Nella quasi totalità dei casi, questi eventi cardiovascolari sono preceduti da almeno uno dei quattro principali fattori di rischio: pressione alta, colesterolo elevato, glicemia alta o fumo (attivo o passato). Lo studio, basato su oltre 9 milioni di adulti tra Corea del Sud e Stati Uniti, mostra che anche tra le donne sotto i 60 anni, il gruppo a più basso rischio, oltre il 95% degli episodi è collegato a uno di questi fattori, con l’ipertensione come più comune (93% dei casi).