Olio, Confagricoltura: «Calo del prezzo è speculazione»
L’allarme dei presidenti provinciali a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME Cresce la preoccupazione degli imprenditori olivicoli calabresi per il repentino e anomalo ribasso del prezzo dell’olio d’oliva che in questi ultimi giorni sta interessando il mercato dell’olio extravergine italiano generando notevole confusione e disorientamento tra gli imprenditori agricoli calabresi.
«Il calo dei prezzi – evidenzia Confagricoltura Calabria – scesi fino a 6/7 euro/kg, non ha alcuna base economica reale ed è evidente che dietro ci sia una manovra speculativa organizzata per condizionare il mercato e mettere in difficoltà gli operatori del settore nel periodo clou della produzione».
La problematica è stata oggetto di analisi e approfondimento da parte dei presidenti provinciali di Confagricoltura Calabria nel corso di una riunione tenutasi a Lamezia Terme con il presidente Regionale dell’Organizzazione Agricola Alberto Statti il quale nell’introdurre il tema ha evidenziato come i costi di produzione, a partire da quello del lavoro, al costo del denaro, al costo dei carburanti, incidono sempre di più sui bilanci mettendo a rischio la stessa tenuta economica delle imprese olivicole.
I dirigenti di Confagricoltura hanno evidenziato come questa pesante situazione di incertezza che riguarda il settore primario dell’agricoltura regionale genera forte preoccupazione nell’economia del territorio, con significativi riflessi di carattere economico, sociale ed occupazionale. Nonostante rappresenti il pilastro principale dell’economia agricola calabrese, l’olivicoltura versa in una situazione delicatissima, in quanto le imprese trovano sempre più difficoltà a produrre reddito ed occupazione, e questa anomala fluttuazione dei prezzi crea ulteriore apprensione negli imprenditori olivicoli che chiedono maggiore e più qualificata attenzione da parte delle istituzioni pubbliche nazionali e regionali per affrontare con serietà i fattori della competitività al fine di potere operare in un clima di fiducia.
Per Confagricoltura Calabria il comparto olivicolo calabrese è senza dubbio unico ed inimitabile per peculiarità, numero di varietà olivicole impiegate, origine, storia, qualità delle produzioni, salvaguardia ambientale e paesaggistica, sviluppo e ricerca tecnologica, processi di produzione, capacità di penetrazione dei mercati nazionale e internazionali, esaltazione del “made in Italy”. Significativo il fatto che le imprese olivicole calabresi mietano costantemente importanti riconoscimenti in tutte le manifestazioni nazionali ed internazionali; ciò a dimostrazione che in questi ultimi anni si è lavorato sulla qualità con ottimi risultati, avendo a disposizione un patrimonio di biodiversità riconosciuto in tutto il mondo con oltre 500 cultivar che danno vita ad oli con profili aromatici unici nel panorama mondiale.
L’olio extravergine di oliva è l’epicentro della dieta mediterranea, con consumi in continua crescita.
Anche per questi motivi i dirigenti di Confagricoltura Calabria ritengono non ci siano i presupposti per un’ondata ribassista del prezzo dell’extravergine, se non per una pura speculazione di mercato, ed invitano le istituzioni e gli organi di controllo a monitorare attentamente le dinamiche commerciali e porre celermente in atto interventi contro comportamenti scorretti che danneggiano il lavoro dei produttori e l’immagine dell’olio extravergine di oliva che va difeso e non svenduto.
Tenuto conto dell’impatto economico che questa speculazione genera sulle imprese olivicole calabresi Confagricoltura Calabria si attiverà prontamente nei confronti dei Governi regionale e nazionale per chiedere interventi immediati per la tutela del comparto (anche finalizzati alla maggiore repressione agli olii esteri che – puntualmente – attraverso un meccanismo di triangolazione diventano “italiani”) e la convocazione del tavolo olivicolo nazionale.
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