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contrasto alla “Malamovida”

Bevande alcoliche vendute a 12 minorenni, sanzionati due bar di Catanzaro Lido

Multa di 330 euro a un barman. In alcuni casi i consumatori avevano meno di 16 anni

Pubblicato il: 20/11/2025 – 9:47
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Bevande alcoliche vendute a 12 minorenni, sanzionati due bar di Catanzaro Lido

CATANZARO Continuano incessanti i controlli di polizia amministrativa predisposti dal Questore di Catanzaro nei confronti di esercizi commerciali ubicati nella zona movida del quartiere lido. Lo scorso fine settimana, personale della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S., ha effettuato controlli a due note attività commerciali adibite a bar.
Nel primo locale, il personale operante ha accertato la somministrazione di bevande alcoliche ad un minore di anni 18, in violazione all’art. 14 – ter della legge 30 marzo 2001 n. 125, irrogando al barman la sanzione amministrativa di 333 euro. Nello stesso locale, è stato inoltre accertato che l’altro barista somministrava bevande alcoliche ad altri due minori, di cui uno con età addirittura inferiore a 16 anni.
Anche nel secondo bar è stata accertata la somministrazione di alcolici a ben 9 soggetti minorenni, di cui uno con età inferiore ai 16 anni.  Anche per tali fatti, il titolare del pubblico esercizio è stato sanzionato.
L’attività in questione rientra tra le iniziative portate avanti dalla Polizia di Stato, nella fattispecie dei controlli di polizia amministrativa, finalizzati a contrastare la “malamovida” nonché ad assicurare il rispetto della normativa in materia di somministrazione di alimenti e bevande, soprattutto nell’ottica della tutela di determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili, quali i minori.
Ancora una volta si sensibilizza tutti gli esercizi pubblici al rispetto della normativa in materia di somministrazione di bevande alcoliche, ricordando che la reiterazione di tali gravi condotte può comportare la sospensione o la revoca della licenza da parte del questore ai sensi dell’art 100 TULPS. Tale provvedimento è finalizzato non solo a sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio ma anche ad impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale, ottenendo inoltre un effetto dissuasivo su soggetti che hanno reiterato condotte dannose per la salute dei cittadini particolarmente vulnerabili quali sono i minori di anni 18.

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