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Amichettismo trasversale al Comune di Cosenza, se il concorso premia parenti e conoscenti – NOMI

Martelli: «Non è riconducibile a me la società destinataria dell’affidamento». Il direttore: «più fonti sostengono il contrario. L’assunzione di tua moglie merita invece le nostre sincere congratulaz…

Pubblicato il: 26/11/2025 – 17:40
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Amichettismo trasversale al Comune di Cosenza, se il concorso premia parenti e conoscenti – NOMI

COSENZA Mogli, fidanzate, fedelissimi, autisti e gli immancabili “figli di”. La concorsopoli cosentina prende forma: sotto l’albero di Natale un bel po’ di contratti, tutti a tempo indeterminato però part time, per adesso. Auguri.
La graduatoria più prestigiosa è quella di Funzionario amministrativo (a gennaio scorrerà di altri 9 posti come da piano fabbisogno 2025): tra i nomi dei  vincitori spiccano quelli di Andrea Sconza, figlio di Lucio grand commis della sindacatura di Mario Occhiuto e prima ancora in Provincia, Francesca Zinno moglie del titolare di una ditta di arti grafiche che lavora per Palazzo dei Bruzi, Daniela Ciccarelli moglie del giornalista politico di lungo corso Domenico Martelli (spin doctor della campagna elettorale di Pina Incarnato), alla società con cui avrebbe avuto rapporti (la campana Arcadia), peraltro, il Comune ha di recente già affidato per 139mila euro, 170mila in un primo momento, la gestione di contenuti social – evidentemente ufficio stampa e portavoce non bastano – mentre Antonio Viola e Luisa Azzinnari, dipendente comunale, chiudono il quadro di questi incarichi di fascia alta.
La graduatoria di Istruttore amministrativo scorrerà invece di altri 13 nomi: tra i vincitori si può facilmente risalire all’area Incarnato, se si pensa ad Alexandra Todini, esponente dell’inner circle di “Gigino” oltre che del sindaco Franz Caruso, o a Giuseppe Mirabelli figlio di un ex dipendente del Comune collega di settore del segretario regionale del Psi. Sia chiaro – a scanso di equivoci o accuse di qualunquismo, complottismo e simili – che si tratta di elementi messi insieme solo per delineare un quadro e indicare una tendenza di un potere che si perpetua a ogni livello ma comunque in modo legittimo e legittimato dalla legge; in questa graduatoria compare anche Assunta Porco che i bene informati dicono essere molto vicina a Francesco Adamo a sua volta figlio di Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio.
Tra gli Istruttori tecnici ecco Alphonse Travo, ex articolo 90 (uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco) e autista di Incarnato, che abbiamo già incontrato due anni fa allorquando il sindaco ha regolarizzato il suo staff) assumendo 6 figure «di supporto» che fino ad allora avevano lavorato gratis per due anni; Gianluca Mazzuca geometra di una ditta di costruzioni di Donnici che lavora per il Comune, Carmen Trotta, già Dec (direttore dell’esecuzione del contratto) in Ecologia Oggi, entrata durante l’era Occhiuto.  
Tra gli Istruttori contabili (scorrerà di uno la graduatoria) figurano invece Vincenzo Carlo Mazzuca – ma non c’è alcun legame con il presidente del Consiglio comunale trattandosi piuttosto del nipote di un noto imprenditore di Cosenza – e Francesca Cardillo dipendente di una cooperativa che opera nel centro storico.
Nessun “vip” o fedelissimo/moglie/figlio di nella graduatoria di Istruttore informatico mentre il cerimoniere sarà Emiliano Sacco (era l’unico partecipante, anch’egli ex articolo 90: tra loro solo la giornalista Francesca Perrelli e l’art director Giovanni Fabro – anch’essi nello staff – non hanno partecipato).
Non ancora pubblicate le graduatorie di funzionario tecnico (c’è un ricorso pendente) e vigili urbani.
PS. La prossima puntata del cine-panettone o meglio cine-concorsone a gennaio, quando le graduatorie scorreranno. (EFur)

La replica di Domenico Martelli

«Gentile direttore,
Stimo e apprezzo il lavoro e la penna di Eugenio Furia ed essendo purtroppo anche più grande (vecchio) di lui sono persino disposto a sorridere quando si “tuffa” di slancio in falsi clamorosi. Però, mi insegni, le notizie sono notizie. Non ho mai partecipato a nessun affidamento pubblico della comunicazione del Comune di Cosenza. Non è riconducibile a me in alcun modo la società destinataria dell’affidamento. Non ho mai intrattenuto alcun rapporto di lavoro con questa società e non faccio parte in alcun modo del suo assetto né delle sue quote. Detta in altri termini, non sono mai esistito e non esisto per questa società di Benevento (invio la delibera, la visura camerale è a disposizione di tutti). Tanto dovevo, solo per la cronaca».

La controreplica del direttore Paola Militano

«Caro Domenico,
Ti ringrazio per la precisazione, che diamo per buona, anche se più fonti sostengono il contrario. È chiaro che non hai alcun collegamento con la società destinataria dell’affidamento per la campagna di comunicazione, il cui costo, davvero salatissimo, sfiora i 140mila euro per i soli canali social, un vero regalo di Natale per la società in questione. L’assunzione a tempo indeterminato di tua moglie merita invece le nostre sincere congratulazioni. Pur senza cogliere integralmente la vicenda, l’acume giornalistico del collega Eugenio Furia ha saputo individuare almeno un dettaglio autentico, dimostrando che anche un tiro incerto può talvolta centrare il bersaglio».


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