Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 11:41
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

bilancio 2025

Irto e Misiani: «Basta simboli, servono fatti per il Sud»

Investimenti produttivi e sostegno ai ceti medi: la risposta dei dem alla legge di Bilancio

Pubblicato il: 26/11/2025 – 14:08
di Paola Suraci
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Irto e Misiani: «Basta simboli, servono fatti per il Sud»

REGGIO CALABRIA Sono 5.742 gli emendamenti depositati in Commissione Bilancio al Senato, un numero che supera anche quello dello scorso anno e che rivela tutta la tensione politica che accompagna la manovra del governo. Colpisce soprattutto la mole di proposte presentate dalla stessa maggioranza — 677 da Forza Italia, circa 500 da Fratelli d’Italia, 399 dalla Lega e 62 da Noi Moderati — un segnale che per il Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle dimostra quanto poco convinca, anche agli alleati di governo, una legge di Bilancio giudicata «rigida» e priva di respiro strategico. Dal governo minimizzano, parlando di «dialettica normale», ma il quadro politico racconta un’altra storia: quella di una manovra che fatica a trovare consenso persino tra i suoi sostenitori e che, come spesso accade, vedrà arrivare alla discussione solo una minima parte delle proposte, le cosiddette “segnalate”.
In questo contesto carico di incertezze e contraddizioni, il Partito Democratico della Calabria ha scelto di mettere un punto fermo: riportare al centro del dibattito nazionale le esigenze reali del Mezzogiorno. Perché dietro ai numeri, alle schermaglie e ai dossier tecnici c’è la vita quotidiana di territori che attendono risposte da anni.
Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Reggio Calabria, il segretario regionale Nicola Irto e il senatore Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia del Pd, hanno illustrato gli emendamenti già depositati dal partito, spiegando finalità e priorità delle proposte.
Un pacchetto di emendamenti costruito attorno a un’idea semplice ma ambiziosa: la legge di Bilancio può e deve essere lo strumento per dare alla Calabria infrastrutture dignitose, collegamenti efficienti, servizi pubblici all’altezza, sostegno a imprese e famiglie. Una direzione politica precisa, alternativa alla visione dell’esecutivo, che secondo i dem continua a bloccare risorse preziose e a pompare investimenti verso opere simboliche più che verso interventi realmente necessari.
Il senatore Irto ha evidenziato l’urgenza di «rimettere al centro la Calabria e il Mezzogiorno», insistendo sulla necessità di liberare fondi trattenuti dal Ponte sullo Stretto. Da qui la proposta di riallocare tra 3 e 3,8 miliardi del Fondo sviluppo e coesione verso interventi immediatamente cantierabili. Lo dice con forza Nicola Irto: «L’opera è bloccata. Quelle risorse potremmo rimandarle da dove le abbiamo prese, cioè dal Fondo di Coesione e Sviluppo di Calabria e Sicilia, affinché quelle risorse tornino a fare quello per la quale cose erano previste, cioè investimenti sulla sanità, sulle scuole, sulle infrastrutture, sulle aree interne, abbiamo presentato un emendamento».

Fatti concreti e non solo critiche, dice il segretario Irto che spiega che «una forza politica grande come la nostra non può limitarsi alla critica», ricordando come la manovra sia stata definita «povera» da tutti gli attori sociali, ad iniziare dai sindacati fino ad arrivare alla Confindustria. Per questo, accanto alla contestazione, il Pd ha costruito un pacchetto di interventi che tocca i grandi temi nazionali — lavoro, precarietà, liste d’attesa, sanità pubblica — e allo stesso tempo affronta le necessità urgenti del Sud e della Calabria.
Un pacchetto di emendamenti, che può essere diviso in tre grandi blocchi: sostegno al reddito, a partite anche dal ceto medio troppo spesso dimenticato; politiche per la crescita economica; e rafforzamento dei servizi essenziali, e che è stato sottoscritto — ribadiscono Irto e Misiani — da tutte le forze del centrosinistra in Parlamento.

L’appello all’unità per il bene della Calabria

Il senatore Irto va oltre e lancia un appello: «Spero che gli emendamenti presentati da noi, nell’interesse della Calabria, di Reggio, siano sostenuti anche dai sentori calabresi».
Misiani, dal canto suo, ha ribadito che «questa legge di Bilancio non risponde alle esigenze del Paese reale», e ha affermato: «Questa maggioranza è la più antimeridionalista degli ultimi decenni» ed è per questo che gli emendamenti dem puntano a rafforzare investimenti produttivi, sostenere le piccole e medie imprese, tutelare i ceti medi e popolari.
I dem hanno presentato anche un emendamento da 550 milioni per potenziare i collegamenti marittimi tra Calabria e Sicilia: nuove navi, tempi di traversata ridotti, porti adeguati e maggiore continuità dei servizi, una soluzione concreta e subito realizzabile.
«Calabria e Sicilia non possono rimanere ostaggio di un progetto bloccato» ha dichiarato Irto, mentre Misiani ha definito le proposte dem «un atto di responsabilità verso territori che non possono più aspettare».

Il waterfront e i collegamenti con l’aeroporto dello Stretto

Tra le proposte illustrate, particolare rilievo assumono quelle che riguardano direttamente Reggio Calabria, a partire dal completamento del Waterfront cittadino, opera simbolo che rischia di rimanere incompiuta senza un adeguato sostegno statale. Altrettanto importante è l’emendamento per il potenziamento dei collegamenti tra Messina e l’aeroporto “Tito Minniti”, concepito come tassello fondamentale per rendere pienamente operativo lo scalo e rafforzare l’accessibilità dell’area dello Stretto.
Sul terreno della sicurezza, Irto ha denunciato la contraddizione di un governo che «toglie risorse per finanziare operazioni in Albania mentre nelle città italiane servirebbero fondi per i presidi territoriali», ricordando inoltre che nei prossimi mesi andranno in pensione seimila agenti delle forze dell’ordine e che il Pd ha chiesto l’avvio immediato dello scorrimento delle graduatorie per evitare vuoti negli organici.
Il Pd annuncia una battaglia politica unitaria e costante durante tutto l’iter parlamentare, che inizierà la prossima settimana in Senato, deciso a evitare che la Calabria resti schiacciata da scelte miopi o da investimenti congelati sulla carta. (redazione@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x