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“odissea” quotidiana

La “battaglia” (finora persa) dell’acqua a Catanzaro e quel pezzo di tubo che non regge più

L’emergenza idrica nel capoluogo resta una priorità nel dibattito politico, con una condotta da sostituire. Fiorita: «Mi batterò per trovare le risorse»

Pubblicato il: 08/12/2025 – 7:46
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La “battaglia” (finora persa) dell’acqua a Catanzaro e quel pezzo di tubo che non regge più

CATANZARO L’emergenza idrica resta al centro del dibattito politico a Catanzaro. I giorni difficili dell’ultima “odissea” vissuta dalla città per le ennesime, continue, rotture della condotta Santa Domenica sono alle spalle ma il futuro preoccupa, perché l’impianto – risalente agli anni ’50, oggi gestito da Sorical – è in condizioni ormai disastrose e le rotture sono un rischio praticamente quotidiano. E’ un problema strutturale che richiede interventi strutturali, come ha evidenziato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita in un post di queste ore sui social dall’eloquente titolo “La battaglia dell’acqua”. «Non possiamo essere ostaggio di una condotta che cade letteralmente a pezzi», ha scritto Fiorita, che ha fatto il punto della situazione complessiva.

Il post

«Un’altra volta ancora – ha scritto Fiorita – ci siamo trovati a dover affrontare un’emergenza causata dalla rottura di un tratto della condotta idrica. Lo abbiamo fatto con determinazione e competenza, attivando subito un tavolo presso la Prefettura che ci ha consentito di articolare una vasta serie di operazioni. La Sorical ha lavorato ininterrottamente per 30 ore, i vigili del fuoco hanno rifornito le strutture sanitarie, la protezione civile regionale ci ha messo a disposizione le autobotti che hanno girato per la città, il nostro ufficio tecnico ha affiancato minuto per minuto la Sorical. Una serie continua di rotture ha ritardato la conclusione dei lavori, mentre il ritorno alla normalità è stato maledettamente lento perché l’acqua veniva erogata con una pressione media e non massima per evitare nuove perdite. Come spesso accade, infine, la riapertura dei serbatoi ha generato una serie di piccole perdite che hanno penalizzato alcune zone (Mater Domini e Sant’Antonio, soprattutto) prolungando ulteriormente i disagi. Ma a chi per due/tre giorni resta senza acqua tutto questo, giustamente, non basta. Come non basta a noi». Fiorita ha poi osservato: «Abbiamo ottenuto cose importanti negli ultimi mesi: il completamento del serbatoio che serve Lido risolverà molti problemi per l’intera zona Sud, il milione di euro che abbiamo sbloccato consentirà l’ingegnerizzazione della rete nel centro storico abbattendo i tempi di intervento sulle rotture, il subentro definitivo di Sorical (primo semestre 2026) accelererà altri investimenti. Ma non basta: è già calendarizzata la sostituzione (non la riparazione) di un chilometro di condotta e da martedì mi batterò perché vengano trovate le risorse, ad ogni costo, per sostituire questo pezzo di tubo fradicio che grava come la spada di Damocle sulla testa della nostra città. Non possiamo essere ostaggio di una condotta che cade letteralmente a pezzi». In sintesi: alla Sorical ora tocca intervenire una volta per tutte, al Comune di Catanzaro tocca comunque (è proprio il caso di dirlo) “stare sul pezzo” sicuramente di più di quanto fatto finora, perché la “battaglia dell’acqua” – che non è iniziata oggi, in verità – finora è una battaglia persa. (a. c.)

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