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inchiesta “millennium”

Narcotraffico, estorsioni e voto di scambio: chiuse le indagini per 67 persone – NOMI

L’operazione ha fatto luce sull’operatività dei “locali” reggini di Sinopoli, Platì, Locri, Melicucco e Natile di Careri, Volpiano, e Buccinasco

Pubblicato il: 12/12/2025 – 16:52
di Mariateresa Ripolo
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Narcotraffico, estorsioni e voto di scambio: chiuse le indagini per 67 persone – NOMI

REGGIO CALABRIA La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di 67 persone coinvolte nell’inchiesta Millennium della Dda. L’operazione ha fatto luce sull’operatività dei “locali” reggini di Sinopoli, Platì, Locri, Melicucco e Natile di Careri, nonché di quelli di Volpiano, in provincia di Torino, e Buccinasco (Milano). Coinvolte le consorterie di ‘ndrangheta operanti nei tre mandamenti della provincia reggina: Centro, Ionico e Tirrenico. Al centro delle indagini le cosche Barbaro “Castani” di Platì e Alvaro di Sinopoli, tra cui sarebbero emerse delle fibrillazioni.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno all’associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, scambio elettorale politico mafioso e detenzione e porto di armi.

L’inchiesta

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’associazione si avvaleva di numerose sottoarticolazioni «spesso dotate di operatività transnazionale, destinate a gestire lo specifico settore criminale proprio dell’associazione ‘ndtranghetista costituito dalle operazioni di narcotraffico, interno ed internazionale, e caratterizzate da funzioni di direzione ed organizzazione affidate a soggetti intranei alla ‘ndrangheta, che proprio in ragione di tale appartenenza ne garantivano la riuscita, quali soggetti cerniera».
Tra le posizioni di vertice, quella di Giuseppe Barbaro (cl. 1956) che secondo l’accusa «in qualità di promotore, dirigente ed organizzatore dell’associazione, svolgeva compiti direttivi ed organizzativi, sia nell’ambito della ‘ndrangheta operante in forma unitaria, sia nell’articolazione territoriale denominata “cosca Barbaro” operante a Piatì, Ardore, Portigliola, Volpiano, Buccinasco e zone limitrofe; in particolare, quale esponente di vertice della “cosca Barbaro” di Piatì»;
Cosimo Cordì, «in qualità di promotore, dirigente ed organizzatore dell’associazione, svolgeva compiti direttivi ed organizzativi; in particolare, quale esponente di vertice della “cosca Cordì” operante a Locri, Gerace e territori limitrofi, gestiva le attività estorsive in danno delle ditte operanti sul territorio e offriva loro protezione in caso di richieste estorsive provenienti da altre articolazioni di ‘ndrangheta; stabiliva le strategie criminali per acquisire maggiore potere sul territorio e per affermarsi rispetto alle altre cosche, decidendo anche in ordine alle “autorizzazioni” per lo svolgimento di attività criminali da parte di altre articolazioni di ‘ndrangheta nel territori di Locri, Gerace e zone limitrofe; manteneva i rapporti con esponenti di altre famiglie mafiose operanti nella provincia di Reggio Calabria».
E ancora, Carmelo Costa «in qualità di promotore, dirigente ed organizzatore dell’associazione, svolgeva compiti direttivi ed organizzativi; in particolare, quale “capo società” della “locale di Melicucco”, dava indicazioni operative agli altri associati, anche in relazione alla gestione del traffico di stupefacenti, in relazione al quale garantiva con la sua carica di vertice gli investimenti dei finanziatori; manteneva i rapporti con esponenti di altre famiglie mafiose operanti nel territorio reggino e nella provincia».

Gli indagati

AGRESTA Antonio (1974)
AGRESTA Domenico (1971)
AMATO Pietro (1985)
ANGIOLINI Nicodemo (1987)
BARBARO Antonio (1978)
BARBARO Antonio (1990)
BARBARO Francesco (1988)
BARBARO Francesco, alias “Sarsizzu” (1989)
BARBARO Giuseppe (1956)
BARBARO Rosario, alias “U Rosu” (1940)
BARBUTO Geremia Orlando (1979)
BORRELLI Matteo (1970)
BRUZZESE Pasquale (1996)
CAPOGRECO Leonardo (1976)
CARLINO Salvatore (1990)
CARUSO Domenico (1991)
CASELLA Pasquale Domenico (1992)
COFFA Marco (1978)
COLOSIMO Luigi (1976)
CORDÌ Cosimo (1975)
COSTA Carmelo (1970)
COSTANZA Matteo (1973)
CUTRÌ Rocco (1981)
D’AGOSTINO Giuseppe (1982)
D’AGUÌ Pietro (1974)
DELFINO Bruno (1964)
DEMASI Vincenzo, detto “Marco” (1989)
ELEZAJ Ervin (1987)
FILIPPONE Francesco (1981)
FUDA Alessio (1997)
FUDA Antonio Giuseppe (1999)
FUDA Vincenzo (1995)
GALLUZZO Domenico (1994)
GIORGI Sebastiano (1977)
IETTO Francesco (1970)
ITALIANO Giuseppe (1981)
LUGARÀ Antonino (1976)
MAIORANA Andrea (1992)
MANGIARUGA Salvatore (1968)
MINNITI Manuel (2002)
MODAFFARI Santo (1963)
MOIO Michele (1987)
MULTARI Giuseppe (1959)
MULTARI Raffaele (1973)
PANAIIA Iginio, detto “Gino” (1964)
PEDULLÀ Francesca (1986)
PERRE Francesco, alias “u Percia” (1978)
PERRE Giuseppe (1975)
POLIMENI Enzo (1989)
ROMANO Giuseppe (1980)
ROMEO Maria (1976)
ROMEO Saverio (1975)
RUGHETTA Rocco (1967)
RUGHETTA Rocco (1983)
SANSALONE Francesco (1992)
SCIARRONE Antonio (1963)
SCIARRONE Francesco (1960)
SERGI Bruno (1995)
SERGI Michele (1986)
SPAGNOLO Luca (1983)
TRIMBOLI Natale (1968)
VARACALLI Rocco Bruno (1967)
VOTTARI Giuseppe (1999)
ZANDONELLA Geremia, detto “Jerry” (1996)
ZAPPIA Domenico (1968)
ZAPPIA Domenico (1974)
ZUCCO Domenico (1975)

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