Simulacrum, l’oro della fede e il ritorno alla bellezza. Rende si racconta – VIDEO
Nella Chiesa del Rosario, tra la tela di De Mura e i gioielli di Michele Affidato, va in scena un racconto corale di rinascita e appartenenza

RENDE Sono tre i motivi che hanno consentito ai cittadini di Rende di vivere una serata ricca di emozioni ed all’insegna della spiritualità, dell’arte, della bellezza e della sapienza orafa calabrese. Il primo fa diretto riferimento a quanto accaduto qualche mese fa, dopo circa quarant’anni infatti i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli hanno restituito alla comunità rendese il quadro della Madonna del Rosario con Gesù Bambino e Santi di Francesco De Mura. Si tratta di un dipinto del ‘700 trafugato da ignoti all’interno della Chiesa Maria SS del Rosario di Rende il 4 gennaio 1978, è un olio su tela del XVIII secolo, delle dimensioni di 115×150 centimetri circa espressione della più tipica pittura tardo barocca napoletana. Il secondo motivo incrocia la volontà dell’amministrazione comunale di Rende di riprendere il cammino di valorizzazione di uno dei centri storici più iconici dell’intera regione e protagonista, qualche anno fa, di una vera e propria rinascita con l’apertura di musei, il recupero di spazi comuni, la valorizzazione di antichi palazzi nobiliari. La terza ragione riguarda la creatività calabrese che si intreccia con la spiritualità.

Nella suggestiva ed affascinante Chiesa del Rosario, ieri sera a conclusione dell’anno giubilare e nell’ambito del cartellone degli eventi natalizi, su iniziativa dell’amministrazione comunale e con la collaborazione di Simari Gioielli è andato in scena «Simulacrum», l’arte sacra delle teste scultoree. Si tratta di un progetto internazionale che ha esordito presso la Basilica della Natività di Betlehem, al Santo Sepolcro di Gerusalemme nell’aprile 2023. Il percorso mira a elevare la bellezza del pensiero e della creatività nella loro grandezza di fede, arte e spiritualità attraverso la valorizzazione di beni storici, artistici e d’interesse sacro italiani e internazionali.



Gli interventi
A spiegarlo, a fine serata, l’ideatore Giuseppe Fata che ha – peraltro – dedicato una delle opere proprio alla tela di Francesco De Mura: «è un progetto nato alcuni anni fa, ha avuto il suo battesimo in Terra Santa, è stato protagonista del Giubileo degli artisti e stasera siamo qui a Rende per onorare la Madonna del Rosario, per me da calabrese è un motivo di orgoglio poter raccontare e rappresentare la nostra regione in giro per il mondo. Con le teste scultoree l’obiettivo è elevare il pensiero dell’essere umano alla bellezza di Dio». «La nostra volontà – sottolinea Veronica Stellato, assessore comunale di Rende – era quella di omaggiare la tela di De Mura recentemente ritornata ed ora esposta nel Museo Civico e l’omaggio, naturalmente, non poteva che essere a casa sua, in questo straordinario edificio religioso. Il maestro Fata, con la sua creazione, la fa, diciamo cosi, camminare lungo questo meraviglioso transetto. E’ un racconto, ce lo siamo immaginato cosi quando lo abbiamo immaginato, un percorso tra arte e fede nel magico periodo del Natale, quando la sacralità è al centro. Lo abbiamo fatto con un cartellone di eventi che, seguendo le direttive del nostro sindaco Sandro Principe, riporta un focus di attenzione sul centro di Rende. Ridare vitalità ai borghi – conclude Stellato – non è un tema facile ma lo stiamo affrontando con impegno, perché lo meritano i cittadini e lo richiede il nostro patrimonio storico-artistico, 15 Chiese ed a breve verrà riaperta anche la Chiesa Madre. Ci sembrava giusto ripartire da qui e l’omaggio di questa sera è l’inizio di un percorso».




I gioielli sacri
Altro emozionante momento la sfilata di gioielli sacri, intitolata l’Oro dei Papi, del Maestro Michele Affidato, in collaborazione con Simari Gioielli «una bellissima manifestazione in una location perfetta, sottolinea Andrea Simari, voglio ringraziare il Comune di Rende, che ci ha consentito di partecipare ad un evento di questo spessore, ed i cittadini del centro storico che hanno mostrato collaborazione e partecipazione. Siamo qui stasera con le meravigliose creazioni del Maestro Michele Affidato – aggiunge Simari – la cui arte, come è noto, è ormai quella di riferimento per il Papa». Infine le considerazioni sul ruolo delle realtà imprenditoriali attive nel settore della gioielleria: «Penso – conclude Simari – che per noi sia essenziale non dimenticare mai le origini, credere nella nostra storia perché, dal mio punto di vista, nel nostro passato ci sono i segni di un futuro possibile. Soprattutto in una terra come la Calabria che può contare, come dimostrato da questa serata, su elementi fortemente identitari, iconici e coinvolgenti». (redazione@corrierecal.it)
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