Ultras, atleta, globetrotter e “deconsumatore”: Massimo Mazzotta si racconta in un libro
Oggi pomeriggio a Cosenza la presentazione di “Un altro punto ancora” edito da Coessenza e Terra di Piero. «La mia vita senza mode, banche, sprechi e oggetti superflui»

COSENZA Un folletto che non riesce a rinunciare alle trasferte del Cosenza e al nuoto – in acque libere anche d’inverno – ma neanche alla corsa, alla bicicletta e ai viaggi. Una bandiera della curva rossoblù (nella foto la recente trasferta a Trapani) con una filosofia da “decrescita felice” ispirata al rispetto della natura. Massimo Mazzotta è una icona della città, tifoso dei Lupi e maratoneta di lunga data e con molti successi, oggi nuotatore sotto le insegne degli Anzianotti e globetrotter che adesso si racconta in “Un altro punto ancora”, edito da Coessenza con La Terra di Piero. L’intero ricavato della vendita del libro – che sarà presentato oggi alle 17,30 nella trattoria Affavorì di piazza Valdesi a Cosenza – verrà devoluto proprio alla Terra di Piero per sostenere i suoi progetti di solidarietà in Africa e non solo.
«Sono una persona utile solo a me stesso e, responsabilmente, ai miei due figli»: si racconta così Mazzotta, definendosi «un “deconsumatore”, rivoluzionario della sobrietà, un individuo (quasi) inutile per il sistema economico. Passeggio tanto, anche fra vetrine luminose, con una indolente indifferenza ad ogni sollecitazione modaiola, né brama per oggetti e robe oltre quelli che già possiedo. Ho un’auto vecchia (ma resistente) di 23 anni e spendo pochissimo in manutenzione e rifornimento; indosso vestiti datati, calzo scarpe logorate da qualche migliaio di km di corsa e di cammino; non sfoggio alcun orologio, né monili superflui»: lo riconoscereste semmai dai tanti braccialetti colorati ognuno dei quali racconta un viaggio, una gara, una storia.
Magari lo potrete trovare sul treno Cosenza-Paola: la costa tirrenica è in assoluto il suo luogo del cuore, dove nell’arco di tutto l’anno si concede uscite che siano in mare o a passeggio. Intanto, il prossimo 22 gennaio si aggregherà alla “squadra” di Sergio Crocco &Co. alla volta del Kenya.
«Utilizzo solo spiagge, parcheggi e luoghi pubblici e gratuiti, parto (spesso) in autosufficienza col cibo essenziale nello zainetto, rigorosamente “bagaglio a mano”; potrei definirmi un pacifico assassino del Pil, inviso agli illustri economisti nostrani e mondiali – continua Massimo Mazzotta in una sorta di manifesto consegnato ai social. – Sono indubbiamente fortunato perché ho casa di proprietà e non avrò mai un centesimo di debito, né mi recherò, finché campo, fisicamente in una banca. Nessuno può aspettarsi da me altro se non cordialità, rispetto, lealtà ed allegria. Ho però, oltre alla salute ferrea, tanto tempo a disposizione per agire le mie passioni, la totale libertà di essere me stesso scevro da qualsiasi apparenza, l’assoluta indipendenza anarchica di pensiero, l’energia indomita e fantasiosa di errare leggero ovunque io voglia». Una filosofia tra il salutismo e la militanza “politica”. Per immaginare un mondo diverso.