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La rete del centrosinistra ha levato gli ormeggi

Rinnovamento ma non scontro generazionale. Cambiamento ma anche valorizzazione delle esperienze positive. La nave del nuovo centrosinistra calabrese ha levato gli ormeggi nei giorni scorsi a Lamezi…

Pubblicato il: 29/07/2011 – 15:29
La rete del centrosinistra ha levato gli ormeggi

Rinnovamento ma non scontro generazionale. Cambiamento ma anche valorizzazione delle esperienze positive. La nave del nuovo centrosinistra calabrese ha levato gli ormeggi nei giorni scorsi a Lamezia Terme ed è pronta alla navigazione in mare aperto. A bordo forze fresche (ci sono le giovani leve di Pd, Idv, Sel e Psi) e tre capitani d`eccezione: Massimo Canale, Salvatore Scalzo e Gianni Speranza. I primi due sono reduci da un`ottima esperienza (non inganni la sconfitta patita alle ultime elezioni) rispettivamente a Reggio Calabria e Catanzaro. Il terzo è uno dei pochi sindaci (assieme a quelli di Rende, Crotone, Locri, Isola Capo Rizzuto e Rosarno) rimasti a tenere alto, con buoni risultati, il nome del centrosinistra e soprattutto pronto a dare una mano al rinnovamento della classe dirigente calabrese.
Non si tratta di un incontro improvvisato. Tutt`altro. È l`avvio di un tentativo di creare una rete attorno a un nuovo concetto di fare politica che vada oltre i soliti partiti che faticano a rinnovarsi e restano chiusi in liturgie, linguaggi e strutture autoreferenziali. Con un obiettivo ben chiaro, specifica Speranza: «La Calabria deve sintonizzarsi con il resto del Paese». Non sarà una missione semplice perché questa è, per antonomasia, la terra delle contraddizioni dove il centrodestra vince mentre arretra nel resto del Paese.
Gli obiettivi del laboratorio sono tutti racchiusi in un documento. Una sorta di canovaccio per un viaggio nella Calabria «attraverso i luoghi – specifica Anna Falcone della direzione nazionale del Psi – in cui, non senza fatica, qualcuno sta cercando di costruire alternative politiche, sociali e culturali credibili». Tutto questo senza perdere di vista i temi presenti in agenda. A partire dal taglio dei costi della politica. «Avvieremo un confronto – avverte Canale – senza sconti con i nostri rappresentanti istituzionali presenti in Parlamento e in consiglio regionale. Siamo centrosinistra e dobbiamo dimostrarlo soprattutto in occasioni del genere». Discontinuità rispetto al passato, insomma. E su questo pare essersi convintamente sintonizzato pure Scalzo: «Lo dico senza nessuna remora: va cambiata la legge elettorale nazionale e i candidati alla Camera e al Senato devono essere scelti attraverso le primarie». Il messaggio è diretto a chi, soprattuto nel Pd calabrese, vedeva i vari Scalzo, Canale e Falcomatà come possibili aspiranti al Parlamento, senza passare dalle forche caudine delle urne. Non è un caso che Scalzo si dica «per niente soddisfatto» dall`assemblea che i democrat hanno tenuto all`Agrolimentare di Lamezia alla presenza del coordinatore della segreteria nazionale, Maurizio Migliavacca.
Avanti con il rinnovamento, allora. Certo, anche qui bisognerà lavorare molto sulla selezione dei nuovi quadri dirigenti «perché – mette le mani avanti la vendoliana Celeste Costantino – non bastano più i “codici etici” per evitare le infiltrazioni del malaffare nella politica». La lotta alla `ndrangheta può essere considerata il filo conduttore che ha fatto sedere attorno a un tavolo i protagonisti di questo viaggio. Un viaggio per dare speranza e per affermare che un nuovo modo di intendere la politica è possibile. Un ritorno alla militanza attiva, «per far capire – ribadisce ancora Canale – che le stanze della politica sono i quartieri degradati della città».
Si parte, dunque, ma senza preclusioni verso nessuno. Tanto che Francesco Bruno, segretario regionale dei giovani di Idv, si affretta a dire: «Il tavolo fondativo resta aperto sempre a chiunque voglia partecipare». Ora ci saranno da vincere i tentativi di “silenziare” il nuovo che avanza. Qualche segnale di censura (in verità abbastanza risibile) è già arrivato ma nessuno dei protagonisti di questa nuova rete sembra essere impaurito. «Il cambiamento – chiosa Speranza – è iniziato e sarà difficile fermarlo». È una frase di forte valenza simbolica, quella del sindaco lametino. Pronunciata in una città dove si continua a sparare in strada e dove i ventenni vengono trucidati sotto gli occhi di decine di persone. La rivoluzione del metodo, del lessico e del modo di comunicare passa anche da qui.

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