Terremoto nel M5S, ma Di Maio non voterà su Rousseau
Il capo politico del Movimento preferirebbe “saltare il turno” delle Regionali: «Se ci presentiamo non avremo il tempo di darci un’organizzazione solida». Ma non parteciperà alla consultazione online. Il ministro dello Sport Spadafora: «Meglio non partecipare»
ROMA Chissà come la prenderanno i parlamentari in rivolta per il voto su Rousseau che deciderà sulla partecipazione del M5S alle prossime Regionali. Luigi Di Maio, che ha annunciato la consultazione online provocando un terremoto nel Movimento calabrese, spiega a “L’aria che tira” su La7 che non parteciperà alla chiamata virtuale. «Di solito preferisco non votare ma chiedere al Movimento quale sia la direzione da prendere. Gli uomini soli al comando diventano dei palloni che poi scoppiano. Io credo che le decisioni importanti vadano prese con gli iscritti». «I più grandi errori li ho fatti sempre quando decidevo da solo», ha spiegato Di Maio. «Come capo politico – ha aggiunto – cerco di votare il meno possibile per evitare di prendere parte».
Il capo politico non ha nascosto che preferirebbe saltare il turno elettorale. «Se ci presentiamo ora non avremo tempo di avere degli stati generali per creare un’organizzazione solida» del Movimento 5 Stelle. E «abbiamo bisogno degli stati generali – ha detto ancora –, servono 3-4 mesi almeno per definire gli obiettivi dei prossimi 10 anni». Un passaggio Di Maio lo ha dedicato anche all’eventualità di un alleanza con il Pd, spiegando che «nessuno vuole andare con il Pd su quei territori, vogliamo presentarci da soli».