Italcementi pronta a revocare la mobilità

VIBO VALENTIA La Italcementi ha annunciatola sua disponibilità a «valutare la revoca del provvedimento» reso noto venerdì scorso che prevede la messa in mobilità degli 82 dipendenti dello stabilimento di Vibo Valentia Marina e la conseguente dismissione del sito entro il terzo trimestre dell`anno in corso. L`annuncio è arrivato oggi, nel corso del vertice svoltosi in Prefettura. «L`azienda  – ha reso noto il prefetto Michele Di Bari a conclusione dell`incontro – si è detta pronta ad assumere la decisione solo dopo un tavolo ministeriale che riteniamo possa aver luogo venerdì. Tuttavia in sede romana la Italcementi valuterà la possibilità di rinunciare alla procedura di mobilità per ricorrere alla cassa integrazione». Il Prefetto ha proseguito dicendo che «il ricorso alla cassaintegrazione permetterebbe di affrontare la questione del rilancio della produzione e delle salvaguardia dei livelli occupazionali, scongiurando pertanto la chiusura nei termini così traumaticamente annunciati dall`azienda. Pertanto,nell`auspicio che venerdì possa aver luogo il tavolo romano, ci ritroveremo qui, tutti, tra martedì e mercoledì prossimi, senza fare i conti con la spada di Damocle dei licenziamenti e della chiusura della fabbrica». In mattinata le organizzazioni sindacali hanno firmato un documento unitario nel quale vengono posti alcuni punti utili ad abbattere i costi di produzione al fine di indurre la Italcementi a recedere dal suo proposito di mettere in mobilità i lavoratori. Anche da parte di Comune, Provincia e Regione è stata prospettata la possibilità che l`azienda ottenga il permesso di utilizzare il combustibile di rifiuto e la rivisitazione della autorizzazioni per le attività estrattive all`acquisizione della materie prime e la riduzione dellalimitazioni degli arrivi di nave che trasportano il carbone. Ad intervenire per conto della Italcementi è stato Silvestro Capitanio, direttore delle Risorse umane del Gruppo. «Dispiace- ha detto – che tale disponibilità sia giunta solo ora. Quelle trattate dai sindacati nel documento unitario sono questioni aperte da anni. Se si fossero affrontare prima probabilmente oggi, con la situazione di crisi che vive il mercato, non citroveremmo qui». Prima della riunione in Prefettura c`é stato un corteo dei lavoratori per le vie della città con i testa i sindacati, il sindaco, i componenti della giunta e altre autorità.