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Veleni alla Procura di Reggio, interrogazione parlamentare del M5S

In merito ai veleni del palazzo di giustizia di Reggio Calabria, una pesantissima interrogazione a risposta scritta è stata presentata dal deputato Federica Dieni e dagli altri parlamentari del Mov…

Pubblicato il: 12/06/2013 – 17:51
Veleni alla Procura di Reggio, interrogazione parlamentare del M5S

In merito ai veleni del palazzo di giustizia di Reggio Calabria, una pesantissima interrogazione a risposta scritta è stata presentata dal deputato Federica Dieni e dagli altri parlamentari del Movimento 5 Stelle al presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri.
Nella premessa dell`interrogazione, i deputati e senatori di Grillo hanno ricostruito gli inquietanti episodi che hanno caratterizzato gli uffici giudiziari reggini negli ultimi mesi in cui si sono registrate «minacce e irruzioni ai danni della Procura. Lo scorso marzo il pm Giuseppe Lombardo, che a Reggio Calabria sta cercando di sventrare il sistema criminale calabrese conducendo inchieste scomode, è stato destinatario dell’ennesima minaccia, avendo ricevuto una missiva accompagnata da cinquanta grammi di polvere da sparo con allegato il seguente messaggio: “Fermati. Perché se non ti fermi da solo lo facciamo noi con altri 200 chili”. Lo scorso 20 marzo dentro il palazzo della procura è pervenuta una busta con proiettile destinata al sostituto procuratore generale Francesco Mollace e al pm dell’antimafia Antonio de Bernardo».
E ancora: «A pochi giorni dalla nomina a Reggio Calabria del nuovo procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho, c’è stata un’irruzione da parte di ignoti negli uffici Dda siti al quinto piano del palazzo del Cedir, sede della stanza riservata in cui sono custoditi l’archivio dell’ex procuratore capo Giuseppe Pignatone, fascicoli archiviati di intercettazioni preventive su personaggi politici e magistrati, fascicoli di inchieste importanti».
Nell`interrogazione parlamentare trovano spazio anche l`affaire “Lo Giudice” e la polemica sulle intercettazioni preventive, considerate uno strumento che, «negli ultimi anni è stato utilizzato per ascoltare avvocati, commercialisti, politici, giornalisti e la maggior parte dei magistrati reggini, tanto che nel novembre 2011 la camera penale “Sardiello” di Reggio Calabria ha organizzato un’assemblea degli avvocati penalisti precisando in una nota che “le conversazioni tra avvocato e assistito vengono intercettate nonostante l’esistenza di un chiaro divieto normativo”.
«È di questi giorni, infine – aggiungono il deputato Dieni e gli altri parlamentari del Movimento 5 Stelle –, la notizia della scomparsa del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice che, prima di far perdere le sue tracce, ha inviato un memoriale e un video attraverso cui ha descritto la Procura di Reggio come caratterizzata da molte ombre e ha spiegato di essere stato indotto a rendere dichiarazioni false per accontentare quei magistrati che gli chiedevano sempre nuove “verità” che inventava per accontentarlo».
Premesso tutto questo, con l`interrogazione parlamentare, i deputati e senatori di Grillo chiedono «di quali informazioni si disponga in merito ai fatti riportati in premessa e quali iniziative il governo intenda adottare; se i ministri interrogati intendano procedere ad una verifica di eventuali intercettazioni preventive fatte illegalmente dalla Procura di Reggio Calabria; se dispongano di informazioni in merito all’irruzione da parte di ignoti negli uffici Dda del Cedir avvenuta pochi giorni prima dell’arrivo a Reggio Calabria del nuovo procuratore capo Federico Cafiero De Raho; se e quali provvedimenti il governo intenda adottare per fare piena luce sulla Procura di Reggio Calabria in relazione a una stagione di lotta alla `ndrangheta che, stando a quanto afferma il collaboratore di giustizia Lo Giudice nel suo memoriale, presenta molte ombre, anche in considerazione del fatto che la città ha bisogno di chiarezza e di riacquistare fiducia nella magistratura reggina la cui credibilità rischia di essere messa in gioco». (0070)

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