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Incarichi nella sanità cosentina Indagato il figlio del senatore Gentile

COSENZA Le indagini della Procura di Cosenza sugli incarichi concessi dall`Azienda sanitaria si arricchiscono di un nuovo fascicolo. E questo fascicolo porta dritto al ruolo di due avvocati. Si tra…

Pubblicato il: 17/02/2014 – 18:40
Incarichi nella sanità cosentina Indagato il figlio del senatore Gentile

COSENZA Le indagini della Procura di Cosenza sugli incarichi concessi dall`Azienda sanitaria si arricchiscono di un nuovo fascicolo. E questo fascicolo porta dritto al ruolo di due avvocati. Si tratta di Alessandro Ventura, legale di Paola, e Andrea Gentile, anch`egli avvocato, figlio di Tonino, senatore e coordinatore regionale del Nuovo centrodestra. La conferma dell`iscrizione di un procedimento a carico dei due è contenuta in un atto che porta la data del 24 gennaio scorso ed è stato firmato da Domenico Assumma, il sostituto procuratore incaricato dal capo della Procura di Cosenza, Dario Granieri, di seguire l`affaire degli incarichi nella sanità cosentina. A carico dei due indagati, la Procura ipotizza i reati di abuso d`ufficio, falso ideologico, truffa ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Compare anche l`ipotesi relativa all`articolo 416 del codice penale: associazione per delinquere.
Lo stralcio d`indagine è una diretta gemmazione dell`inchiesta principale, quella che gli uffici giudiziari di Cosenza conducono da mesi per fare chiarezza su una serie di consulenze affidate dall`Asp ad alcuni legali. Uno in particolare: l`avvocato Nicola Gaetano, un professionista che ha gestito molte cause per conto dell`Azienda sanitaria negli ultimi anni, specie dopo l`insediamento del direttore generale Gianfranco Scarpelli, con il quale vanta ottimi rapporti personali. Così come ottimi sono i rapporti tra Gaetano e il principale sponsor del manager, il senatore Tonino Gentile.
L`avvocato, infatti, è uno dei soggetti politicamente più vicini al parlamentare e, tra le altre cose, sedeva nel direttivo regionale del Pdl. Un consulente molto gettonato e, soprattutto, di area politica vicina al dg. Proprio il direttore generale ha provato sulla propria pelle i risultati dell`inchiesta della Procura. Il Tribunale di Cosenza ha, infatti, dato il via libera all`interdizione dai pubblici uffici. Il provvedimento è stato notificato a Scarpelli nei giorni scorsi e avrà la durata di due mesi.
Nelle carte con le quali il pm Assumma, il sostituto procuratore Domenico Airoma e il procuratore capo Granieri chiedevano la sospensione, non mancano riferimenti «ai legami personali tra Gianfranco Scarpelli, Nicola Gaetano e Andrea Gentile». Ma c`è di più: la scelta degli avvocati a cui affidare i casi, secondo le considerazioni contenute nella richiesta di interdizione per Scarpelli, avveniva «sovente su esplicite indicazioni di Nicola Gaetano, pedissequamente seguite da Scarpelli».
E «tra tali avvocati spicca, peraltro, per il numero di incarichi di patrocinio legale e per l`ammontare dei compensi ricevuti, lo stesso Nicola Gaetano; emerge, poi, la figura dell`avvocato Andrea Gentile, legato a Gaetano da rapporti consolidati di cointeressenza economica, professionale e politica, e destinatario, in almeno una occasione accertata, di una procura speciale rilasciata dal direttore generale dell`Asp di Cosenza, ma, di fatto, formata integralmente dall`avvocato Gaetano». Ed è forse a partire da questa procura legale che la pista seguita dagli inquirenti si è concentrata sul figlio del senatore. (0020)

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