Assunzioni dei docenti, il Sud insorge contro il Nord
È bufera nel mondo della scuola in Calabria. Voti non meritati e spartizione delle immissioni in ruolo dei docenti sono i temi al centro delle polemiche che stanno dividendo il Nord e il Sud del Paes…

È bufera nel mondo della scuola in Calabria. Voti non meritati e spartizione delle immissioni in ruolo dei docenti sono i temi al centro delle polemiche che stanno dividendo il Nord e il Sud del Paese. In particolare la guerra preventiva delle regioni settentrionali contro quelle meridionali non è stata gradita dai rappresentanti politici campani e calabresi. I due assessori regionali all’Istruzione replicano alle dichiarazioni della collega veneta, Elena Donazzan, che ha annunciato «l’azione tempestiva di lobby» per ottenere il rispetto ferreo dei contingenti delineati dal ministero. Per l`assessore veneto «i numeri delle entrate in ruolo non vengono rispettati nello stesso modo da tutte le regioni: è già capitato che quelle del Sud sforassero. Più docenti di quelli necessari significa troppe persone in graduatoria. E molti, moltissimi potenziali spostamenti nelle altre regioni». Da qui l’idea di inviare una lettera alla Conferenza delle Regioni e anche al ministro Mariastella Gelmini. Oltre al Veneto (dove dovrebbero arrivare 2.243 docenti) hanno firmato il documento Piemonte (2.400), Lombardia (5.120), Friuli (243) e Lazio, unica realtà del centro Italia ad aver sottoscritto l’iniziativa e che attende la messa in ruolo di 3.200 insegnanti. Ma le Regioni del Sud, già finite al centro delle polemiche per la valanga di 100 e lode, non ci stanno a sentirsi additate come epicentro dei «furbetti della cattedra». Per l`assessore regionale all’Istruzione della Calabria, Mario Caligiuri, la situazione non sta proprio così: «È il ministero che stabilisce i contingenti per le entrare in ruolo dei docenti, e noi li abbiamo sempre rispettati alla lettera anche perché, in caso contrario, si prefigurerebbe un danno all’erario del quale dovremmo rispondere». L’eventuale «sforamento» del numero delle nomine, quindi, secondo Caligiuri, non riguarderebbe la Calabria. «Ma così – aggiunge – ci ritroviamo con un numero di insegnanti molto più elevato rispetto alle reali necessità. A rimetterci è la qualità della scuola, soprattutto quella elementare, e di conseguenza il servizio offerto agli studenti». La polemica innescata dal documento firmato dalle regioni del Nord, per l`assessore calabrese dimostra che «l’Italia è divisa in due. Questo è un dato di fatto storico, dovuto soprattutto al divario economico esistente tra il Settentrione e il Meridione». Caligiuri ha le idee ben chiare anche sulla polemica innescata dall`assessore provinciale di Vicenza, Morena Martini, sulla valanga di 100 e lode al liceo “Da Vinci” di Reggio Calabria: «Ho intenzione di telefonare a Martini perché venga a trovarci. In questo modo potrà rendersi conto di persona dell’alto livello qualitativo di quel liceo, dove pochi mesi fa ho premiato un loro studente per la sua partecipazione ai campionati mondiali di biologia che si sono disputati a Taiwan».