LAUREANA DI BORRELLO Salta, dopo 8 anni edizioni, il premio “Elefante d`Oro” e il sindaco Domenico Ceravolo chiama in causa l`assessore Mario Caligiuri e la Regione, che rischia di offrire «maggiore attenzione alle varie sagre, dalla patata ai ceci» rispetto a eventi culturali consolidati in ambito nazionale. Il primo cittadino del grosso centro della Piana di Gioia Tauro, per spiegare la sua volontà di non pesare oltre sul bilancio comunale, visti i tagli statali e il mancato supporto delle istituzione, ha scritto una lettera riservata all`esponente della giunta Scopelliti, in cui si lamenta tanto col politico, quanto con gli uffici dell`assessorato. «Lei è stato evasivo nelle due telefonate che le ho fatto» ha scritto l`amministratore rivolgendosi a Caligiuri, al quale era stato chiesto un impegno esplicito per salvare la manifestazione che si teneva ogni agosto. «Rispetto alle mie richieste – si è lamentato inoltre Ceravolo – il suo assessorato si è limitato a rispondermi sulle modalità attraverso cui richiedere il contributo, cosa che ho fatto: nessuna garanzia però ho ricevuto e per questo ho mollato». Il sindaco chiede all`assessore un «gesto di umiltà» e di essere contattato per un chiarimento, oltre che sulla possibilità di ottenere un patrocinio economico che riesca a tenere in vita il premio, anche sulla filosofia che ispira le scelte della Regione. Nel palmares del premio, figurano tra gli altri il padre di Et, Carlo Rambaldi, e il giornalista Oliviero Beha.
a.p.
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