LAMEZIA TERME Tutte e quattro giurano che «non andranno» alla manifestazione di giovedì 3 novembre organizzata da Mario Oliverio. E tutte insieme sono pronte a metterci la faccia e a giurare «che non arretriamo di un millimetro perché il cambiamento è fatto di persone che si spendono giornalmente e le cose che sono state realizzate in questi anni hanno bisogno di essere sostenute». Doris Lo Moro ha chiamato attorno a sé solo donne nella conferenza stampa per ribadire che serve un intervento diretto di Bersani per risollevare un Pd calabrese in forte crisi d`identità e che è stato abbandonato pure dal commissario Adriano Musi che pochi giorni addietro ha rassegnato le sue dimissioni. All`appello della parlamentare lametina hanno risposto presente i sindaci di Isola Capo Rizzuto, Rosarno e Decollatura. «A modo nostro – spiega la Lo Moro – anche noi qui diciamo “mo basta” e non lo dicono quattro persone soltanto ma quattro persone con storie diverse: io voglio parlare soprattutto delle altre tre, tre donne che giornalmente si affannano, lavorano, faticano su questioni che hanno a che fare con il bene comune. Tre donne con tre esperienze e storie diverse che, però, rappresentano una Calabria che già sta cambiando». Quasi inevitabile il passaggio sull`incontro convocato dal presidente della Provincia di Cosenza e sul quale si vanno concentrando le attenzioni di tutto il popolo democrat. «Io – dice con piglio autoritario l`ex assessore regionale – non sono interessata alla riunione di giovedì prossimo. Non sono interessata alle autoconvocazioni, non sono interessata a mostrare i muscoli».
Un concetto, questo, ripreso da Elisabetta Tripodi (primo cittadino di Rosarno) che parla anche della volontà di «lanciare un segnale forte e di rinnovamento. Io – aggiunge – non sono tesserata del Pd ma sono stata sostenuta e scelta dal Pd nella mia esperienza amministrativa che sta andando avanti quasi un anno». Per Carla Girasole, sindaco a Isola Capo Rizzuto, «credere nel rinnovamento significa concretizzarlo nelle scelte e nella capacità di saper prendere le distanze da ciò che non va. Rappresento un`amministrazione comunale che ha il Pd in prima linea. Non ho la tessera del partito ma nella mia amministrazione il Pd ha avuto il coraggio di fare delle scelte e di capire che il consenso immediato non ce lo possiamo permettere ma dobbiamo guardare in avanti e lavorare per ottenerlo». Il convitato di pietra di questa conferenza stampa è proprio Musi. E` a lui che si rivolge Annamaria Cardamone che guida l`amministrazione comunale di Decollatura: «Le sue dimissioni devono farci riflettere perché dimostrano che è difficile fare politica in Calabria». Da qui un appello al Pd nazionale: «Noi crediamo al Pd, ai suoi valori. Si ritorni su alcune scelte e ci si consideri uguali a tutti gli altri perché l`Italia è unita. Si prenda coscienza che in Calabria c`è un Pd che lavora».
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