Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 19:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Il governo impugna la legge sulla Fondazione Campanella

CATANZARO Il “regalo” è arrivato al termine dell`ultimo Consiglio dei ministri guidato da Silvio Berlusconi. Poche righe per annunciare che il governo ha deciso di impugnare davanti alla Corte costit…

Pubblicato il: 14/11/2011 – 18:13
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Il governo impugna la legge sulla Fondazione Campanella

CATANZARO Il “regalo” è arrivato al termine dell`ultimo Consiglio dei ministri guidato da Silvio Berlusconi. Poche righe per annunciare che il governo ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge calabrese che converte la Fondazione Campanella in ente pubblico e gli concede altri quattro anni per ottenere lo status di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Per Peppe Scopelliti e la sua maggioranza di centrodestra si tratta di uno stop clamoroso e inaspettato. Per questa legge, approvata in consiglio regionale e con il consenso di (quasi) tutta l`opposizione lo scorso settembre, il governatore si era battuto molto. Tanto da gridare al successo: «Salvare la Fondazione Campanella è un obbligo per la qualità dei servizi offerti dal centro al cittadino che soffre di patologie oncologiche e costituisce un vero esempio per tutto il sistema sanitario regionale». I buoni auspici, evidentemente, non sono bastati. Per il governo Berlusconi la normativa presenta diversi profili di incostituzionalità tanto da rendere necessaria l`apertura di un contenzioso costituzionale. In particolare, la trasformazione in ente pubblico della Fondazione chiamata a occuparsi di ricerca in campo oncologico, violerebbe gli accordi sottoscritti dalla Regione con i funzionari ministeriali sull`attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario. Non solo: l`attenzione dei giuristi di Palazzo Chigi si sarebbe concentrata pure sull`articolo 5 della legge calabrese 30/2009 (già dichiarata incostituzionale dalla Consulta) per la parte che riguarda il passaggio del personale della Fondazione nella struttura della Mater Domini senza concorso. Con il risultato di avere trasformato il personale dipendente di una fondazione privata (era questo lo status della “Campanella” prima dell`approvazione del disegno di legge) – in attesa dei concorsi alla Mater Domini e alla stessa “Campanella”  – personale a tempo determinato di una struttura pubblica.
Ma c`è di più: la “nuova” Fondazione non sarebbe mai nata se la giunta regionale non avesse cancellato un paio di leggi. Come quella che stabiliva di liquidare l`ente se, entro il 30 settembre 2011 (termine che costituiva già una proroga rispetto all`iniziale 2009), non avesse raggiunto lo status di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
Morale della favola: la maggioranza di centrodestra riceve l`ennesima bocciatura dal (ormai ex) “governo amico”. E non c`è da stare allegri nemmeno per il futuro perché il premier in pectore Mario Monti ha già annunciato di voler intraprendere la strada del rigore e dell`austerity.

Argomenti
Categorie collegate

x

x