Il governatore Giuseppe Scopelliti rinvia per impegni istituzionali, mentre i tre revisori dei conti del Comune di Reggio chiedono tempo per preparare la difesa.
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Carmelo Stracuzzi (oggi in servizio alla Regione Calabria), Domenico D’Amico e Ruggero Alessandro De Medici, indagati per falso in atto pubblico assieme al’ex sindaco di Reggio Calabria.
Quest’ultimo sarà interrogato entro i primi giorni di dicembre dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e i sostituti Francesco Tripodi e Sarà Ombra ai quali dovrà chiarire la sua posizione in merito al disavanzo di 87 milioni di euro accertato dai periti della Procura nelle casse di Palazzo San Giorgio.
Una pesantissima relazione ha certificato irregolarità contabili presenti nei bilanci approvati dall`ente negli anni 2008-2010 e firmati dai tre revisori dei conti. Altre irregolarità riguardano l’utilizzo, da parte dell’ex sindaco Scopelliti e dell’ex dirigente Orsola Fallara (deceduta nel dicembre 2010) di un determinato capitolo di spesa per finanziare eventi che dovevano essere inquadrati in altri capitoli.
È chiaro che si tratta di un’inchiesta che si gioca molto sull’aspetto tecnico delle carte contabili di palazzo San Giorgio. E sono proprio i numeri a dipingere “modello Reggio” fallimentare che sta schiacciando la città costretta a pagare la gestione allegra delle casse comunali.
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