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Le dimissioni evitano a Melandri l`interdizione dai pubblici uffici

CATANZARO Le dimissioni dall`incarico di commissario per l`emergenza ambientale in Calabria hanno “risparmiato” a Graziano Melandri la possibile interdizione dai pubblici uffici. La Procura di Catanz…

Pubblicato il: 21/11/2011 – 18:15
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Le dimissioni evitano a Melandri l`interdizione dai pubblici uffici

CATANZARO Le dimissioni dall`incarico di commissario per l`emergenza ambientale in Calabria hanno “risparmiato” a Graziano Melandri la possibile interdizione dai pubblici uffici. La Procura di Catanzaro, che aveva formulato l`istanza di questo provvedimento al giudice per le indagini preliminari, ha infatti proceduto alla richiesta di revoca dopo aver avuto la conferma che l`ex assessore del Comune di Reggio Calabria all`epoca della sindacatura di Scopelliti ha lasciato l`incarico.
Melandri è stato ascoltato oggi dal gip del tribunale della città capoluogo, Abigail Mellace, nell`ambito dell`inchiesta sulla discarica di Alli, nel Catanzarese, che nei giorni scorsi ha portato all`arresto dei vertici della società Enertech, che gestisce l`impianto.
Al termine dell`interrogatorio, fissato proprio per decidere sull`interdizione dai pubblici uffici, il sostituto procuratore Carlo Villani ha chiesto al giudice la revoca, motivandola con le dimissioni dall`incarico presentate venerdì scorso da Melandri e accolte dal capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli. Tuttavia, a formalizzare la cessazione di Melandri dalle funzioni dovrà essere un decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Secondo quanto riferito dal legale di Melandri, Giuseppe Fonte, l`ormai ex commissario «ha dato ampie spiegazioni su tutta la vicenda, chiarendo e giustificando ogni atto amministrativo e dando spiegazioni sull`assoluta trasparenza e legittimità di ognuna delle sue decisioni in qualità di commissario». Melandri è stato iscritto nel registro degli indagati per violazione della normativa in materia di imposte sui redditi per avere emesso quattro ordinanze con le quali ha liquidato alla società “Enertech” la somma complessiva di un milione e 335mila euro.

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