Con il pretesto di una proposta di lavoro avrebbe tentato un approccio sessuale con
una giovane donna, ma la vittima si è ribellata ed ha denunciato tutto ai carabinieri di Reggio Calabria, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli
arresti domiciliari nei confronti di un uomo, C.M. 39 anni. Il molestatore, dipendente di Blockbuster nella città dello Stretto, è accusato del reato di violenza sessuale.
Le indagini sono scaturite dalla denuncia della ragazza. I fatti contestati si sarebbero verificati a metà del settembre scorso. La donna ha riferito ai carabinieri di aver letto un`inserzione su un sito commerciale per assunzioni al negozio e di aver aderito con una mail di risposta. Poco tempo dopo sarebbe stata contattata telefonicamente per un
appuntamento nel negozio, in Via Aschenez della città calabrese. La giovane è stata accolta da un dipendente incaricato della selezione del personale, il quale è stato
riconosciuto dalla voce come colui che l`aveva chiamata al telefono.
La ragazza è stata indirizzata in un magazzino sul retro del negozio, in uno spazio angusto dove veniva fatta sedere su uno sgabello. Subito, secondo il racconto della vittima, l`uomo ha iniziato a rivolgerle complimenti sul suo aspetto, chiedendole di fare un giro su stessa per poterne apprezzare il fisico, e chiedendole anche se avesse intenzione
di fare la modella aggiungendo che ne avrebbe avuto le caratteristiche ed insinuando che per lavorare «occorre sempre fare compromessi ed essere disponibili al 150%.
La ragazza ha risposto di essere semplicemente interessata al lavoro nel negozio, ma di non essere disponibile ad alcun tipo di compromesso. L`uomo si sarebbe anche avvicinato alla ragazza porgendole una t-shirt e chiedendole con tono deciso e intimidatorio di indossarla «senza il reggiseno». La ragazza, in uno stato di soggezione ha cercava di cambiarsi repentinamente la maglietta come richiesto e in quel frangente sarebbe stata palpeggiata dall`uomo sul petto. La giovane si ha raccontato di essersi opposta ma l`uomo avrebbe insistito chiedendole anche di svestirsi dei pantaloni per indossare quelli del negozio, proposta che la giovane ha rifiutato categoricamente, allontanandosi dal magazzino.
L`uomo l`avrebbe salutata proponendole un nuovo incontro «per mostrarle il funzionamento del lettore del codice a barre delle casse», specificando che ciò sarebbe potuto avvenire solo in orario di chiusura quando all`interno del negozio ci sarebbe stato
solo lui. Da qui la denuncia e gli accertamenti da parte dei Carabinieri. Il pubblico ministero ha richiesto ed ottenuto dal gip l`emissione di misura cautelare nei confronti dell`uomo. Si indaga ora sulla possibilità che in precedenza si siano già verificati episodi analoghi.
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