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Foti: «Trasporto pubblico da incubo: Ora basta»

Gioca da libero, ormai, Nino Foti. Prima di partire per l’America latina, il parlamentare del Pdl trova il tempo per diffondere un comunicato stampa sui trasporti dai toni durissimi nei confronti di…

Pubblicato il: 12/12/2011 – 12:55
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Foti: «Trasporto pubblico da incubo: Ora basta»

Gioca da libero, ormai, Nino Foti. Prima di partire per l’America latina, il parlamentare del Pdl trova il tempo per diffondere un comunicato stampa sui trasporti dai toni durissimi nei confronti di Alitalia e Trenitalia, ma anche nei confronti di Altero Matteoli, già ministro del governo Berlusconi. Foti, che oggi non parteciperà al vertice dei coordinatori provinciali del suo partito in polemica con Scopelliti, ricorda il suo impegno in Parlamento per evitare l’isolamento della Calabria e se la prende anche con i suoi colleghi della deputazione calabrese, visto l’isolamento che accompagna le sue denunce. «Sono lieto che finalmente in Calabria oltre al sottoscritto anche qualcun altro si sia accorto del rischio isolamento a cui andiamo incontro ormai da un paio di anni – scrive Foti – I lavoratori Fs, i sindacati e le associazioni di categoria ricorderanno certamente in modo chiaro il mio tentativo di mettere in mora l’allora ministro Matteoli, da più parti definito addirittura “amico della Calabria”! Il presidente Scopelliti oggi giustamente evidenzia l’opportunità di affrontare seriamente questa problematica. Per quanto mi riguarda condivido da tempo questa perplessità anche se fino ad oggi a nulla sono valse le interrogazioni presentate dal sottoscritto al Governo in Aula, sul punto ho anche chiesto che fossero sentiti in commissione Trasporti anche i vertici di Trenitalia, così come quelli di Alitalia e di Anas in relazione a tutte le criticità dei trasporti in Calabria loro manifestate in tale sede istituzionale. Tutte questioni che mi hanno visto presentare interpellanze a risposta urgente, in particolare, sulla scelta di Trenitalia di tagliare i treni di lunga percorrenza da e verso Reggio Calabria. Ancora aspetto una risposta».
«Quanto al trasporto aereo – aggiunge il parlamentare del Pdl – il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa fa benissimo a reagire così duramente di fronte al provocatorio taglio dei 52 voli da parte di Alitalia. Un taglio immotivato dal punto di vista economico che avviene in pieno periodo natalizio e che vede fortemente penalizzata l’utenza dell’Aeroporto dello Stretto. Personalmente adesso mi sento meno solo in queste battaglie che conduco da tempo contro le scellerate politiche aziendali perseguite da Alitalia e da Trenitalia. Il nostro sistema di trasporto pubblico fa acqua da tutte le parti ed i disservizi rischiano ormai di diventare una triste abitudine per i calabresi. È tempo di dire basta!».
A questo punto Foti chiama a raccolta colleghi e non e invita i calabresi ad un impegno che non sia solo di facciata: «Il tempo dei proclami e dell’entusiasmo è finito – scrive – Finalmente la classe politica regionale in Calabria inizia ad aprire gli occhi. Sin dal primo giorno in cui ho avuto l’opportunità di occupare uno scranno da deputato a Palazzo Montecitorio non ho avuto esitazioni. Le emergenze in Calabria sono sempre state e sono tutt’oggi tali e tante che responsabilmente, prima delle ultime regionali, invocai la necessita di dare vita ad un “Governo regionale di salute pubblica” che aveva solo lo scopo di evidenziare che, in alcuni momenti della nostra storia, serve mettere insieme più risorse ed energie intellettuali e non del territorio per sostenere i bisogni primari della nostra della gente. Alitalia e Trenitalia sapete cos’hanno in comune? La parola Italia nel nome. La loro è la storia di due grandi aziende di Stato che hanno ricevuto per lunghi anni aiuti a dismisura con i soldi di noi italiani e quindi anche dei calabresi. Gli stessi che oggi, a ragion veduta, vengono così maltrattati. Alitalia in aggiunta è stata privatizzata sulle spalle dei cittadini italiani nel 2008 con costi enormi per la collettività».
«Il governo Monti va investito del problema della libertà negata di movimento di uomini e cose in Calabria – conclude Foti – perché la coesione territoriale non rimanga solo una vuota enunciazione di principio. Il governo deve immediatamente aprire un tavolo e pretendere la presenza degli amministratori di Alitalia e di Trenitalia perché vengano a porre riparo alle scelte sbagliate e penalizzanti che hanno fino ad oggi operato a danno della Calabria e dei calabresi. Magari potremo ascrivere ad un governo di tecnici di salvezza nazionale questo merito. O forse no… L’importante per tutti sarà comunque averci provato davvero».

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