Paludi simbolo della Calabria che emigra

In dieci anni la popolazione si è quasi dimezzata. Paludi, piccolo paese della provincia cosentina, secondo l`ultimo censimento Istat in dieci anni ha perso il 41,2% dei suoi abitanti, un record. Adesso sono circa 1.100. Gli altri sono emigrati al Nord, ma soprattutto all`estero. Oltre 700 paludesi vivono a Singen cittadina tedesca al confine con la Svizzera. «Si va via – ci spiega il sindaco Aurelio Antonio Cesario – perché non c`è lavoro. La situazione economica della Calabria è drammatica, ai più giovani non resta che cercare di costruirsi un futuro altrove». Eppure il primo cittadino non si arrende a un destino che sembra ineluttabile: «Abbiamo appena ricevuto l`ok per i finanziamenti necessari a ristrutturare e valorizzare il centro storico. Stiamo per approvare il piano strutturale comunale, con questo strumento cercheremo di attrarre nuove attività economiche soprattutto artigiane». Ma il vero riscatto ha radici profonde. È lo splendido parco archeologico che conserva le imponenti fortificazioni della civiltà magno greca. A breve dovrebbe vedere la luce una cooperativa sociale che dovrà occuparsi proprio dell`area archeologica e del piccolo museo, completato ma mai realmente entrato in funzione.
Paludi esce da un inverno difficile, per ben due volte è rimasto isolato, prima a causa della neve, poi della pioggia. La scuola riesce appena a sopravvivere, quest`anno si è formata solo una sezione per le elementari e un`altra per le medie. Ma già dal prossimo anno forse si dovrà ricorrere alle pluriclassi.