«Strane transazioni all`Asp di Cosenza»
COSENZA Angela Napoli chiede un chiarimento ai ministri dell`Economia e delle finanze e della Salute sulla gestione dell`Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. La parlamentare mette nel mirino di…

COSENZA Angela Napoli chiede un chiarimento ai ministri dell`Economia e delle finanze e della Salute sulla gestione dell`Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. La parlamentare mette nel mirino di un`interrogazione i lodi arbitrali stipulati dalla Regione per sapere «quali avvocati sono stati nominati come arbitri, e se sono ricorrenti sempre gli stessi professionisti o comunque gli stessi studi legali; a quanto ammonta complessivamente l`esborso delle aziende sanitarie per i compensi dei componenti dei collegi arbitrali; a quanto ammontano le risorse oggetto di transazioni in esito ai giudizi arbitrali». L`arbitrato è un metodo alternativo di risoluzione delle controversie: le due parti in causa si rivolgono a un “arbitro”, che produce una pronuncia, che contiene la soluzione più appropriata per il caso, senza ricorrere a un procedimento giudiziario. Nel caso dell`Asp di Cosenza, secondo la Napoli, le controversie ruoterebbero attorno alla sanità privata. E gli iter avviati e portati a conclusione peserebbero sulle casse della sanità pubblica. La deputata di Fli scrive che «in Calabria, nell`ultimo periodo, sembrano essere stati perfezionati degli strani accordi tra alcune aziende sanitarie provinciali e i loro creditori e molti di essi sono stati stipulati con l`Azienda sanitaria di Cosenza e riguardano proprio i crediti verso case di cura; la maggior parte di questi crediti sembrerebbero essere individuabili nelle somme riferite all`extrabudget delle case di cura private accreditate».
Per Angela Napoli «l`azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha dato corso a svariati lodi arbitrali per diversi milioni di euro e, in ragione della sopraindicata pratica, si sono prodotte significative retribuzioni ai componenti dell`organo giudicante e parcelle ai difensori, il tutto a danno dell`economia pubblica già precaria, aggravata da milioni di euro che alla luce delle citate sentenze sarebbero non dovuti e da quelle che appaiono all`interrogante assurde spese procedurali sopravvenute». La parlamentare scende poi nel dettaglio e specifica: «Tra i soggetti che facevano parte di diversi collegi arbitrali ci sarebbe l`avvocato Enzo Paolini, precettore di parcelle di un certo rilievo dall`Azienda sanitaria (nella qualità di arbitro) e che riveste la qualifica di presidente nazionale dell`Associazione nazionale spedalità privata e, nel contempo, esercita l`attività di avvocato degli imprenditori aderenti; tale doppia veste, a giudizio dell`interrogante, è francamente dimostrativa di una non chiara commistione d`interessi, attesa una evidente incompatibilità quantomeno etica». È un attacco frontale a Paolini, leader dell`opposizione nel consiglio comunale di Cosenza, che per Angela Napoli sarebbe in una posizione di conflitto di interessi.
Ma è anche un richiamo alle difficoltà finanziarie dell`Asp, che «è risultata soccombente in molti giudizi arbitrali e, a seguito di ciò, ha proceduto a transazioni milionarie con le case di cura, nonostante i citati numerosi pronunciamenti della magistratura ordinaria in ordine alla non pagabilità delle somme».