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FALSA POLITICA | I consiglieri Pd di Siderno annunciano le dimissioni

I consiglieri comunali di Siderno aderenti al Partito democratico annunciano le loro dimissioni e chiedono un incontro al prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, dopo l’operazione “Falsa …

Pubblicato il: 24/05/2012 – 16:02
FALSA POLITICA | I consiglieri Pd di Siderno annunciano le dimissioni

I consiglieri comunali di Siderno aderenti al Partito democratico annunciano le loro dimissioni e chiedono un incontro al prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, dopo l’operazione “Falsa politica” che getta nuove pesanti ombre sul civico consesso della città jonica. Un’indagine, quella della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del consigliere comunale Domenico Commisso, oltre che dell’ex consigliere provinciale reggino Rocco Agrippo e all’ex consigliere regionale Cosimo Cherubino. Ma dalle pagine del fascicolo emergerebbe anche il “gradimento” dei clan locali nei confronti dell’attuale sindaco, il pidiellino Riccardo Ritorto (che non è indagato).
Nella loro richiesta, gli esponenti del Pd (Mariateresa Fragomeni, Agostino Baggetta, Gabriella Boccuti, Nunziatina Galluzzo e Domenico Panetta) sollecitano il capo dell’Ufficio territoriale del governo ad assumere «tutte le iniziative atte garantire al meglio le legittime aspettative della cittadinanza sidernese».
«Da oltre dieci anni – scrivono i rappresentanti del civico consesso decisi a rassegnare le dimissioni – si è delineato un preciso disegno politico mafioso che ha scientemente e sistematicamente sposato la causa di una determinata parte politica. Mentre la magistratura dovrà accertare, se e in che misura, questa stessa parte politica sia stata consapevolmente connivente, resta un fatto oggettivo e incontrovertibile: le operazioni “Crimine” prima e “Falsa Politica” poi hanno evidenziato in modo fin troppo chiaro che a Siderno, i normali processi democratici sono stati irrimediabilmente e dolosamente falsati».
Secondo gli esponenti dell’opposizione, «gli attuali organi amministrativi, con altissima probabilità, non sono il frutto di una volontà popolare manifestata attraverso i normali canali democratici. L’attuale consiglio comunale non può, a buon diritto, considerarsi come un’assemblea rappresentativa dei cittadini ma piuttosto come il risultato di cultura antigiuridica, di una “falsa politica” che non ci appartiene e a cui non intendiamo appartenere. Un civico consesso – prosegue il documento – dovrebbe essere un luogo, anche per una minoranza, di confronto leale e trasparente, di proposta e di controllo».
E invece «il consiglio comunale di Siderno non è più nulla di tutto ciò, né un luogo in cui avanzare proposte né un luogo in cui esercire un controllo di legalità. Soprattutto – concludono Fragomeni, Baggetta, Boccuti, Galluzzo e Panetta – non è un luogo in cui possiamo degnamente rappresentare i nostri elettori né un luogo in cui un elettore onesto può più sentirsi rappresentato».

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