Italia Futura sbarca in Calabria con Noto e Siciliani

LAMEZIA TERME Montezemolo non ne fa più mistero: «Italia Futura potrebbe anche diventare un movimento politico e presentarsi alle elezioni del 2013». Un passo in avanti confermato dall`attivismo dell`associazione. Da mesi si lavora a testa bassa per creare la struttura sulla quale nascerà la nuova classe dirigente. Da poche settimane è partita la caccia a nomi eccellenti, che potrebbero fornire il primo schema per le Politiche della prossima primavera. Tra iscritti e simpatizzanti, i seguaci di Italia Futura sono poco meno di cinquantamila.
In Calabria, dopo il passo indietro del vibonese Pippo Callipo, il movimento del capo della Ferrari starebbe seriamente pensando di puntare sull’imprenditore catanzarese Floriano Noto (tra l’altro, pure ex presidente di Confidustria del capoluogo regionale), e sul crotonese Carlo Siciliani (presidente della fondazione Enpaia, l’ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura e con interessi nel mondo vitivinicolo). Due personalità direttamente legate ai vertici della “creatura” dell`ex numero uno di viale dell`Astronomia: Noto è infatti in rapporti di personale amicizia con Luca Cordero di Montezemolo; Siciliani, invece, lo è con Federico Vecchioni, coordinatore nazionale del movimento. A loro dovrebbe essere affidato il compito di curare l’apertura di una sede calabrese di Italia Futura. Nei prossimi giorni, a Roma, tutto sarà definito nei minimi dettagli. I tempi, d’altronde, non lasciano spazio a riflessioni molto lunghe: a luglio è prevista la convention nazionale che sancirà l’ingresso ufficiale in politica del movimento: «Ma non ci piace definirla “convention” e non annuncerà niente di definitivo», confida un dirigente. Montezemolo vorrebbe puntare su persone di cultura liberale e liberista. Gente magari già nota, ma non bruciata da un’eccessiva visibilità politica. E i nomi di Noto e Siciliani risponderebbero proprio all’identikit tracciato dal leader di If.
C’è da dire, comunque, che Noto non è proprio un neofita della politica. Nel 1994 fu candidato alla Camera (nel collegio di Isola Capo Rizzuto) nella lista di Forza Italia. Gli andò male perché venne sconfitto dal socialista Rosario Olivo. In ogni caso, questa per lui sarebbe un’altra avventura, completamente differente da quella maturata diciotto anni fa.