Sciame sismico nel Pollino, domani riunione della Protezione civile
CATANZARO Il sottosegretario regionale della Calabria con delega alla Protezione civile Franco Torchia ha annunciato che domattina si svolgerà a Castrovillari (Cosenza) una riunione operativa sullo s…

CATANZARO Il sottosegretario regionale della Calabria con delega alla Protezione civile Franco Torchia ha annunciato che domattina si svolgerà a Castrovillari (Cosenza) una riunione operativa sullo sciame sismico che si registra nel territorio del Pollino. La convocazione – è scritto in una nota dell`ufficio stampa della giunta – ad opera della Protezione civile regionale, riguarda tutti i sindaci della zona interessata, i responsabili degli uffici comunali di Protezione civile, gli uffici tecnici e le associazioni di volontariato. «Comprendo bene – ha sostenuto Torchia – i timori della popolazione per le scosse avvertite la notte scorsa nella provincia di Cosenza, ma non bisogna creare allarmismi nei cittadini e non intendiamo per nessun motivo abbassare la guardia. Conosciamo la fragilità del territorio calabrese e non servono maghi per predire che la Calabria continuerà a tremare. Il compito delle istituzioni è quello di affrontare tutte le situazioni che mettono a rischio la vita dei cittadini, lavorando sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza del territorio. In particolare la Protezione civile deve essere pronta per eventuali emergenze derivanti da eventi sismici di grave intensità. E ciò che stiamo facendo ormai da quasi due anni. L`intensa attività di pianificazione voluta dal Dipartimento nazionale ha avuto il pregio di sensibilizzare i sindaci a riconoscere il loro ruolo e a svolgere in modo adeguato i loro compiti istituzionali». «Per quanto riguarda lo sciame sismico del Pollino – ha aggiunto Torchia – ricordo tutti i sopralluoghi e le verifiche speditive presso gli edifici strategici pubblici e in particolar modo presso le scuole di ogni ordine e grado che si configurano come attività di prevenzione. Stiamo ancora lavorando in questa area della Calabria, senza ovviamente trascurare il resto della regione. Ma questo non basta. È necessario che ognuno faccia la propria parte fino in fondo a cominciare dalle scuole dove diventa fondamentale insegnare a convivere con questo rischio e quali comportamenti adottare incaso di estrema necessità».