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Rappoccio: estraneo ai fatti contestati

REGGIO CALABRIA Replica del consigliere regionale Antonio Rappoccio alle accuse dell’avvocato Aurelio Chizzoniti. In una nota l`esponente della lista Scopelliti afferma: “Mi sia consentito, almeno qu…

Pubblicato il: 31/05/2012 – 13:06
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Rappoccio: estraneo ai fatti contestati

REGGIO CALABRIA Replica del consigliere regionale Antonio Rappoccio alle accuse dell’avvocato Aurelio Chizzoniti. In una nota l`esponente della lista Scopelliti afferma: “Mi sia consentito, almeno questa volta, lo stesso diritto di replica e la stessa vetrina data al signor Chizzoniti per le sue “elucubrazioni mentali”: questo mio assunto non serve per difendermi perché non ho niente da cui difendermi, se non da una mente ossessionata esclusivamente dal pensiero di aver perso una competizione elettorale”. “Non ho nulla di cui rimproverarmi – aggiunge il consigliere regionale – e confido come ho sempre fatto negli organi giudiziari”. Affiancato dal mio legale avvocato Giacomo Iaria, non mi sono mai sottratto alle indagini della magistratura, nel massimo rispetto di ogni decisione presa dagli organi preposti; quindi rimando al mittente, con forza e con sdegno, tutte le illazioni del primo dei non eletti”. “Sfido il Chizzoniti di turno – sostiene l’esponente politico – a fornire prove che possano incrinare o mettere in dubbio la mia moralità. Ricordo al “principe del foro” che non ho zii viventi da almeno dieci anni, purtroppo, e che non ho mai conosciuto né in prima persona né tramite altri il signor Antonino Lo Giudice”. “In ogni caso, di concerto col mio legale avvocato Giacomo Iaria – aggiunge Rappoccio -, sarà tenuta una conferenza stampa per dipanare ogni dubbio, ove ce ne fosse bisogno, per specificare agli organi di stampa il perché il primo dei non eletti si sia accanito così tanto nei miei confronti”. “Ricordo al primo dei non eletti – conclude, infine il consigliere regionale – che le sue note vicissitudini giudiziarie, inquisito prima per associazione a delinquere ed assolto dopo, dovrebbero fornire spunti di riflessione affinché le innocenze e le colpevolezze siano trattate esclusivamente nelle sedi opportune e non certo date in pasto all’opinione pubblica per meri scopi personali”.

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