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E tra i nemici della giustizia c`è anche il caldo

REGGIO CALABRIA «Non è possibile lavorare in queste condizioni». Il personale addetto alla sicurezza dell’aula bunker di Reggio Calabria lo ripete in continuazione. Ma in questo caso il problema non…

Pubblicato il: 01/06/2012 – 20:41
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E tra i nemici della giustizia c`è anche il caldo

REGGIO CALABRIA «Non è possibile lavorare in queste condizioni». Il personale addetto alla sicurezza dell’aula bunker di Reggio Calabria lo ripete in continuazione. Ma in questo caso il problema non è il comportamento degli ‘ndranghetisti o presunti tali che ogni giorno affollano le aule del Tribunale. A fare dannare gli agenti di polizia e carabinieri è invece il caldo, un nemico che, con l’arrivo imminente dell’estate, sta rendendo sempre più faticoso il loro compito, insieme a quello di giudici, avvocati e semplici addetti ai lavori. La morsa dell’afa all’interno delle varie aule è in effetti opprimente, l’ambiente, per evidenti ragioni di sicurezza (non è possibile aprire porte e finestre per il ricambio d’aria), è asfittico. Sudano gli imputati, sudano le guardie, sudano tutti in quella che dovrebbe essere una struttura superattrezzata, ma che invece non riesce a sconfiggere nemmeno i normali effetti della calura. Il rimedio a tale situazione, manco a dirlo, sarebbero i condizionatori d’aria. Ma sono tutti guasti, o meglio, è guasto il sistema centralizzato che li fa funzionare. Il costo della riparazione, stando alle stime degli operatori, è di 80mila euro. Troppo per i fondi a disposizione? Evidentemente sì, visto che nessuno sa dire quando sarà ripristinato il normale servizio di climatizzazione, bloccato ormai da più di un anno. E così dietro l’austero e solenne banco dei giudici tornano a fare bella mostra i ventilatori vintage, lunghi, sgraziati e dalle prestazioni di certo non ottimali. Una scena poco edificante per l’intero sistema giustizia, visto che i togati e gli agenti sono anche costretti a portarseli da casa.

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