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Patologie ambientali nel Reggino, l`attenzione del Parlamento

REGGIO CALABRIA Sarà una Commissione parlamentare a occuparsi dell`aumento delle patologie ambientali nel territorio di Motta San Giovanni e Lazzaro, in provincia di Reggio Calabria. Lo ha fatto sape…

Pubblicato il: 03/06/2012 – 19:45
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Patologie ambientali nel Reggino, l`attenzione del Parlamento

REGGIO CALABRIA Sarà una Commissione parlamentare a occuparsi dell`aumento delle patologie ambientali nel territorio di Motta San Giovanni e Lazzaro, in provincia di Reggio Calabria. Lo ha fatto sapere il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, rispondendo – tramite Alberto Solia, consigliere capo della sua segreteria – alla lettera di Vincenzo Crea, responsabile del comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.
Quest`ultimo, nei giorni scorsi, aveva inviato un esposto alle istituzioni, non solo locali, circa «il preoccupante aumento delle malattie neoplastiche sul territorio di Motta, Lazzaro e paesi limitrofi. Con esposto del 28 ottobre 2010 si chiedeva che il comune di Motta San Giovanni in collaborazione con l’Azienda sanitaria provinciale 5 procedesse ad uno screening per studiare e valutare le cause della crescita esponenziale di queste patologie e la correlazione delle stesse con l’ambiente, caratterizzato da una compromissione qualitativa dell’acqua, dell’aria e del territorio, e, inoltre, se fossero stati effettuati tutti i controlli preventivi, anche attraverso l’impiego di strumenti calibrati per la misurazione delle immissioni elettromagnetiche dei numerosi ripetitori che insistono negli abitati di Lazzaro e Motta centro, a tutela della salute dei cittadini, giacché gran parte della ricerca scientifica tende ad attribuire all’inquinamento elettromagnetico l’insorgere e lo svilupparsi di svariate malattie, soprattutto di carattere neoplastico. Quanto da noi richiesto è stato ritenuto infondato ed allarmistico sia dall’Asp che con frettolose e poco convincenti rassicurazioni ha  cercato di tranquillizzare la popolazione sia dal sindaco del Comune di Motta San Giovanni. Infatti, quest’ultimo, a seguito di una richiesta del prefetto pro tempore della Provincia di Reggio Calabria, concernente alcune criticità ambientali presenti sul territorio comunale, riferiva che in merito ai legami del ciclo delle acque e dei rifiuti ad un anomalo aumento delle malattie oncologiche in Lazzaro e in Motta centro, riteneva non utile intervenire vista l’abnorme tesi sostenuta dal comitato “Torrente Oliveto”».
«Atteso che – continua Crea – nulla si sa in merito a quanto segnalato con l’esposto del 28 ottobre 2010 e visto che in questo territorio le malattie neoplastiche sono in continua crescita, lo scorso 3 febbraio abbiamo chiesto al direttore generale della Regione Calabria dell’Azienda sanitaria provinciale n.5, al direttore sanitario e al dipartimento di Prevenzione di conoscere i dati delle malattie neoplastiche della frazione di Lazzaro del Comune di Motta San Giovanni. In considerazione che i riscontri richiesti tardano ad arrivare sebbene sollecitati, tenuto conto della fondamentale importanza dell’istituzione del registro dei tumori, soprattutto oggi che si fa sempre più forte la paura, come anzidetto che a provocare le malattie oncologiche sia l’inquinamento, come  affermato da autorevoli fonti competenti e dalle dichiarazioni rilasciate dal professore Giuseppe Comella, direttore del dipartimento di oncologia medica dell`istituto “Pascale” di Napoli, che ha fatto prendere definitivamente coscienza, tra l’altro, che l’aumento dei tumori maligni, una volta rari, è riconducibile all’inefficiente controllo delle discariche e all’abusivo sversamento dei rifiuti tossici (che nel nostro territorio certamente non mancano), lo scorso 11 aprile, facendo seguito al sopracitato esposto abbiamo richiesto al presidente della Regione Calabria e commissario ad acta per la Sanità, Giuseppe Scopelliti, notizie sullo stato di attuazione della deliberazione della giunta regionale n.289 del 25 marzo 2010, riguardante il progetto per la realizzazione del registro dei tumori di popolazione della Regione Calabria e quali atti preparatori, richiamati nello stesso provvedimento, sono stati avviati,  nonché  quali iniziative, in caso di omesso o parziale avvio  delle  procedure, si intendano intraprendere con urgenza per porre in essere i dovuti provvedimenti che rendano operativi i registri Tumori».

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