Omicidio Di Masi, la pena va rideterminata
LAMEZIA TERME Si dovrà svolgere un nuovo processo d`appello per ridefinire la pena con riferimento alla premeditazione mentre è stata confermata la responsabilità dei due imputati per l`omicidio di P…

LAMEZIA TERME Si dovrà svolgere un nuovo processo d`appello per ridefinire la pena con riferimento alla premeditazione mentre è stata confermata la responsabilità dei due imputati per l`omicidio di Placido Di Masi ed il tentato omicidio del fratello Rosario, avvenuto nel settembre del 2008. E` quanto hanno deciso i giudici della Corte di Cassazione nel processo che vedeva imputati Emanuel Morfei e Rocco Oppedisano. In primo grado Morfei era stato condannato a 30 anni di reclusione, mentre in appello la pena è stata aumentata all`ergastolo. Oppesidano in primo grado era stato condannato a 30 anni di reclusione, in appello ridotti a 22 anni perchè è diventato collaboratore di giustizia ed ha parzialmente confessato il delitto. I giudici della Cassazione hanno ritenuto attendibile la testimonianza di Rosario Di Masi il quale nei processi di primo grado e d`appello aveva raccontato di aver visto i due imputati armati di fucile mentre sparavano contro di lui ed il fratello. E proprio sulla testimonianza di Rosario Di Masi i legali di parte civile, gli avvocati Salvatore Costantino e Gerardina Riolo, hanno sostenuto che «noi sentiamo il dovere morale di rendere omaggio al coraggio di un uomo che non si è fatto piegare nè dalla paura, nè dalle ataviche regole della omertà mafiosa».