In manette la banda del villaggio Kennedy

LAMEZIA TERME Avevano trasformato il villaggio Kennedy nel quartiere Sambiase di Lamezia Terme in un mercato delle sostanze stupefacenti. Cocaina, hashish e marijuana venivano acquistate a Napoli e poi rivendute nella città della Piana. Il fiorente business è stato bloccato questa mattina dagli agenti del commissariato di polizia di Lamezia che hanno notificato l`ordinanza emessa dal gip a carico di nove persone tutte accusate di spaccio di stupefacenti. Della banda di giovanissimi pusher avrebbero fatto parte, secondo l`accusa, Antonio La Polla di 23 anni, Nazareno Giuliani (22), Natalino Giudice (27), Roberto Strangis (27), Felice Puccinelli (56), tutti portati in carcere, Vincenzo Lombardo (21), Vincenzo Ruberto (27) (attualmente irreperibile) e Luca Caruso (38), tutti e tre destinatari di un provvedimento ai domiciliari. Per
una nona persona, Umberto De Fazio (19) è stata applicata la misura dell`obbligo di dimora.
La Polla deve rispondere anche di violenza sessuale, minacce, maltrattamenti e atti osceni in luogo pubblico. Gli agenti del commissariato della polizia avevano, infatti, piazzato una microspia nell`auto del ventitrenne e hanno ascoltato la violenza compiuta ai danni della sua ragazza. Quest`ultima non aveva presentato denuncia. Il padre di La Polla, Giovanni, fu ucciso in un agguato il 26 settembre 1995 insieme a Salvatore Ruberto. I particolari dell`operazione sono stati resi noti dal procuratore della Repubblica di Lamezia, Domenico Prestinenzi, dal questore di Catanzaro, Guido Marino, dal dirigente del commissariato, Antonio Borelli, e dalla sua vice, Lucia Maria Cundari. Le indagini hanno preso il via lo scorso anno e sono durate alcuni mesi consentendo agli inquirenti di verificare che nella zona del Villaggio Kennedy era in atto un`intensa attività di spaccio di ogni tipo di sostanza posta in essere da giovanissimi. La banda, secondo l`accusa, riusciva a procurarsi con estrema facilità lo stupefacente anche da Napoli. Nel commentare l`esito dell`operazione il questore Marino ha sottolineato che «a Lamezia l`unico controllo del territorio è quello dello Stato, della legge. E questa operazione conferma l`attenzione che la polizia ha su questa città nei confronti di qualsiasi tipo di reato. Non c`é nessun taglio né ridimensionamento che possa far venire meno l`impegno della polizia su Lamezia».