Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 16:09
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Approvati i criteri del riordino Crotone e Vibo al capolinea

I criteri di riordino delle Province, individuati dal Consiglio dei ministri, condannano Crotone e Vibo Valentia: i livelli istituzionali intermedi saranno soppressi. È quanto si evince dai contenuti…

Pubblicato il: 20/07/2012 – 16:28
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Approvati i criteri del riordino Crotone e Vibo al capolinea

I criteri di riordino delle Province, individuati dal Consiglio dei ministri, condannano Crotone e Vibo Valentia: i livelli istituzionali intermedi saranno soppressi. È quanto si evince dai contenuti del provvedimento adottato da palazzo Chigi, che, a quanto pare, porteranno all’accorpamento di 64 enti su 107, di cui 50 nelle Regioni a statuto ordinario e 14 in quelle a statuto speciale. Sopravviveranno, dunque, solo 43 Province, tra le quali, in un primo momento, quelle che ricadono nel territorio delle dieci Città metropolitane ma che saranno cancellate entro il primo gennaio 2014: termine ultimo di entrata a regime del nuovo livello istituzionale. Secondo quanto spiega il governo, «i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati».

L’ITER Nei prossimi giorni, spiega ancora in un comunicato dell’esecutivo, la deliberazione dell’esecutivo sarà trasmessa «al Consiglio delle autonomie locali (Cal), istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali (in mancanza, la deliberazione verrà trasmessa all’organo regionale di raccordo tra Regione ed enti locali). La proposta finale sarà trasmessa da Cal e Regioni interessate al governo, il quale provvederà all’effettiva riduzione delle province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura».

REAZIONE Cercano di non rassegnarsi gli enti destinati a scomparire. In una lettera a senatori e deputati, capigruppo a palazzo Madama e Montecitorio, nonché ai presidenti delle Camere, viene chiesto lo stralcio dell’articolo 17 del decreto legge sulla spending review «per palesi fattori di incostituzionalità e per la insussistenza delle motivazioni di necessità ed urgenza». A sottoscrivere la missiva, i rappresentanti delle Province di Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Barletta-Andria-Trani, Benevento, Chieti, Crotone, Fermo, Gorizia, Isernia, Latina, Lodi, Matera, Pescara, Piacenza, Pordenone, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Savona, Teramo, Trapani, Varese, Vercelli, Vibo Valentia e Vicenza, riuniti a Benevento. Le Province a rischio soppressione chiedono «in via subordinata che l`articolo 17 venga riportato a una dimensione di provvedimento di spesa e che pertanto individuati gli obiettivi di carattere economico da raggiungere, sia affidata agli enti locali ed alle Regioni l`iniziativa dell`adozione degli interventi da attuare per raggiungere tali obiettivi, anche attraverso la revisione dell`assetto e della organizzazione territoriale delle Province e dei Comuni». Nel documento si chiede inoltre «che venga bloccato l`ulteriore tentativo da parte del governo di definire criteri di taglio lineare e puramente dimensionali».

Argomenti
Categorie collegate

x

x