«Chiusura dei Tribunali segnale di arretramento dello Stato»
CATANZARO «Per valutare il fenomeno criminale in una Regione come la Calabria, non bastano i dati acquisiti dalle Dda e i processi in corso nei tribunali. Sono certamente elementi importanti, ma non…

CATANZARO «Per valutare il fenomeno criminale in una Regione come la Calabria, non bastano i dati acquisiti dalle Dda e i processi in corso nei tribunali. Sono certamente elementi importanti, ma non sufficienti, perché molto di quello che la criminalità gestisce ancora non è stato intercettato dalle autorità competenti». È quanto ha sostenuto la deputata del Pd Doris Lo Moro intervenendo in commissione Giustizia alla Camera dove si è discusso della riduzione dei tribunali.
Al momento è in corso la discussione alla Camera e al Senato e nei prossimi giorni dovrebbe essere emesso il parere. La Lo Moro ha precisato di aver fatto un intervento più di carattere politico che tecnico, rivolgendo maggiore attenzione al criterio di impatto della criminalità su un determinato territorio: «Nella nostra regione non è possibile misurare l`impatto della `ndrangheta sulla base dei processi». «Il caso della cosca Giampà di Lamezia Terme – ha proseguito la deputata lametina – è eloquente. Attraverso l`operazione “Medusa”, è stato possibile risalire ai responsabili di numerosi fatti criminali che hanno interessato la città a partire dagli anni 2000 e che finora erano rimasti senza giustizia. La Calabria è piena di storie che non hanno ancora la parola fine e di atti criminali senza colpevoli. Per questo guardare solamente ai procedimenti in corso sarebbe riduttivo. Diviene fondamentale prendere in considerazione dei dati collaterali, che non possono essere sottovalutati in un esame attento del problema. È importante tener conto dei dati giudiziari, ma devono essere letti bene».
«Per capire il grado di infiltrazione della `ndrangheta nel tessuto economico e sociale calabrese – sostiene la Lo Moro – bisogna contare il numero dei Comuni sciolti per mafia, gli atti di intimidazione agli amministratori e tutti quei reati che nascono all`ombra della criminalità (truffe ai danni dello Stato e dell`Europa, bancarotta fraudolenta). A questo proposito vorrei ricordare che è in corso un procedimento che interessa il comune di Reggio Calabria: in questo momento il prefetto avrà già inviato al ministro la relazione della Commissione di accesso al termine della quale si deciderà se uno dei Comuni più grandi della Calabria va sciolto per infiltrazioni mafiose. Senza dimenticare che in questo Comune è stato già evidenziato un buco di 170 milioni di euro».
«È dimostrato – ha proseguito la Lo Moro – che la sottovalutazione del fenomeno della `ndrangheta ha favorito il radicarsi di essa portandola a essere una delle più presenti, radicate e potenti in Italia e Europa». Ma per la deputata del Pd il problema è rappresentato anche dalla criminalità comune e da quella che lei stessa definisce – in un`interrogazione parlamentare depositata nel corso dell`audizione – “economia inquinata”. Sopprimere tre tribunali equivarrebbe a inviare un messaggio di arretramento dello Stato in un luogo dove invece la presenza andrebbe rafforzata a presidio di quei cittadini onesti che non vogliono rimanere in balia della criminalità. Non è ipotizzabile quindi sopprimere il tribunale di una città come Lamezia Terme che è il terzo comune calabrese per numero di abitanti e dove sono maggiori le possibilità di sviluppo, e tre tribunali nella provincia di Cosenza che è quella più grande per estensione. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, assieme a tutto il gruppo ha presentato ieri alla Camera una mozione sulla Calabria rilevando la specificità negativa che la criminalità impone allo sviluppo del territorio. La sottocultura mafiosa ha favorito il mancato sviluppo e crescita della regione, per imporre meglio la sua presenza e controllo del territorio. Per questo i sindaci che stanno tentando di riportare i Comuni a una gestione ordinaria nel rispetto delle norme dello Stato sono diventati oggetto di intimidazioni pesanti».
«Il Pd – ha concluso Doris Lo Moro – ha chiaro che l`emergenza Calabria è un`emergenza nazionale che non va più sottovalutata e deve occupare i primi punti dell`agenda politica». E la parlamentare del Partito democratico ribadisce, ancora una volta, il suo appello a una maggiore presenza dello Stato in Calabria.
Tribunali, proposta alla Camera