PALAZZO INFETTO | Daniele Romeo: «Relazione ricca di errori»
REGGIO CALABRIA «Giornate tristi accompagnano il mio stato d`animo dopo l`avvenuto scioglimento del consiglio comunale della nostra amata città, e l`ultimo dei miei pensieri è creare o addurre situaz…

REGGIO CALABRIA «Giornate tristi accompagnano il mio stato d`animo dopo l`avvenuto scioglimento del consiglio comunale della nostra amata città, e l`ultimo dei miei pensieri è creare o addurre situazioni di scontro sociale che condurrebbero a un punto di non ritorno, mentre il nostro unico scopo, è quello di affermare un clima sereno dove i commissari possano operare nell`interesse della collettività». Lo afferma, in una nota, Daniele Romeo, coordinatore Pdl “Grande Città”. «È proprio in quest`ottica – ha aggiunto – che appare indispensabile sgomberare il campo da dubbi o perplessità, che minino la legittimità di queste figure istituzionali chiamate a compiere un duro e complesso lavoro, ed a cui mi sento di esprimere fiducia e stima. Ma, e in questo invito la ex minoranza del Consiglio ad evitare di polemizzare o strumentalizzare le mie parole come spesso accade, i quesiti posti a cui ancora oggi non si è avuto risposta sono importanti per poter meglio comprendere la situazione che tutti noi stiamo vivendo. La celeberrima relazione della commissione d`accesso, che già il giorno successivo era in formato libro e pronta per la commercializzazione (a proposito ma i diritti d`autore a chi vanno? E le responsabilità giuridiche, morali ed eventualmente penali degli errori o delle dimenticanze pubblicati a chi sono da addebitare?) è stato constatato, in maniera inconfutabile, essere ricca di errori e di palesi violazioni della privacy in maniera del tutto gratuita verso molte persone che, quotidianamente sono costretti a rivolgersi agli organi di stampa per chiarire la propria posizione. Agli organi di stampa per chiarire? Perché? Si ritiene l`organo di stampa in grado di riabilitarci, per come frettolosamente ci ha esposto alla pubblica gogna? Perché non rivolgersi all`Autorità competente, all`Ufficio garante sul territorio della presenza dello Stato in città? Purtroppo è strano, ma terribilmente reale. Oggi il giornalista ha un potere non indifferente, con la sua penna può innalzare ad onori o far crollare nel disonore più assoluto. Questa osservazione avrei voluto farla al signor prefetto, avrei voluto chiedere al prefetto quello che i cittadini vogliono sapere e che tanto frettolosamente è stato reso pubblico, se la contiguità di cui parla la relazione produrrà il licenziamento dei dirigenti e dei dipendenti comunali menzionati, se ai consiglieri “sciolti” sarà posto il veto di candidarsi, se tutti i professionisti, le associazioni e le ditte che, indebitamente, sono state “marchiate” di contiguità non potranno più operare nella propria città. Persone incensurate, senza precedenti penali, oneste ma “contigue”: quale è, oggi, la loro posizione giuridica? Sono riabilitate? Sono condannabili? E se si, perché non le arrestiamo? Ma avrei voluto chiedere al signor prefetto anche quello che in città tutti si domandano e che, l`ex sindaco Arena, persona onesta e perbene di Reggio, con grande garbo ed eleganza intellettuale, durante la sua anomala conferenza stampa ha più volte ripetuto: perché il certificato antimafia alla società Multiservizi è stato rilasciato ben sette mesi dopo le vicende giudiziarie note? Perché, ancora oggi, alla Leonia non è stato rilasciato dopo che ne era stata fatta richiesta nel dicembre 2011 da Demetrio Arena? In Prefettura chi si occupa di questa prassi e quale procedura segue, visti i lunghi tempi di attesa?». «A Reggio Calabria, con una relazione imprecisa e distratta – ha concluso Romeo – abbiamo individuato la “contiguità con la `ndrangheta” a Palazzo San Giorgio, ma se il principio che si è deciso di adottare è questo allora mi chiedo, forse altre Istituzioni hanno in essere delle “contiguità” che doverosamente devono essere accertate, la Prefettura, la Provincia, la Camera di commercio, la Procura, l`Università etc. etc. Questo avrei chiesto al signor prefetto, questo è quello che tutti i cittadini di Reggio Calabria chiedono. Ed attendono, fiduciosi e speranzosi una risposta finalmente chiarificatrice».