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«Voleva vendicarsi per la causa di separazione della moglie»

REGGIO CALABRIA Ha agito per vendicarsi della causa di separazione che aveva intentato la sua ex moglie. È questo il movente che ha spinto Paolo Chiappalone, un barbiere di Palmi che la sera del 13…

Pubblicato il: 25/10/2012 – 16:20
«Voleva vendicarsi per la causa di separazione della moglie»

REGGIO CALABRIA Ha agito per vendicarsi della causa di separazione che aveva intentato la sua ex moglie. È questo il movente che ha spinto Paolo Chiappalone, un barbiere di Palmi che la sera del 13 novembre 2010 ha esploso alcuni colpi di fucile caricati a pallettoni contro l`avvocato Francesco Nizzari. Un tentato omicidio in cui il professionista ha riportato gravi ferite mentre è andata peggio al giovane Martino Luverà che, casualmente, si trovava nella stessa traiettoria dei pallettoni. Sul posto sbagliato nel momento sbagliato. Luverà è morto sul colpo.
Con l`accusa di omicidio e tentato omicidio, Paolo Chiappalone è stato arrestato all`alba di oggi dai carabinieri della compagnia di Palmi. L`uomo, di 48 anni, è stato raggiunto da un`ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Cristina Mazzuoccolo su richiesta del procuratore Giuseppe Creazzo e dal sostituto Andrea Papalia. Grazie alla collaborazione dell`avvocato Nizzari, i carabinieri hanno ricostruito con chiarezza e precisione la dinamica dei gravissimi eventi e il movente alla base del duplice reato. L’attività degli inquirenti è ancora in corso al fine di chiarire ulteriori eventuali responsabilità. Non è escluso, infatti, che Chiappalone sia stato aiutato da un complice.
«Amareggiato per il recente esito sfavorevole della causa di separazione – scrive il gip nell`ordinanza – e, in particolare, per il rigetto del suo ricorso per la modifica delle condizioni della separazione, nutriva rancore nei confronti dell`avvocato Nizzari, legale della propria moglie, ritenuto responsabile di tale situazione e, comunque, delle gravose condizioni della separazione ed esasperato e adirato per il recente colloquio avuto con il predetto avvocato che, incapace di comprendere le sue vicissitudini giudiziarie e personali, lungi dal venirgli incontro, lo aveva addirittura umiliato usando toni aggressivi e offensivi, deve concludersi che il Chiappalone si e? determinato ad armarsi di un fucile dello stesso tipo di quelli da lui usati per la caccia e a recarsi presso l`abitazione del legale, a rimanere in attesa del suo arrivo, fino a sparargli addosso almeno quattro colpi caricati a pallettoni, non appena lo ha visto congedarsi dalla persona che l`aveva accompagnato a casa, riuscendo solo a ferirlo gravemente, ma attingendo mortalmente il giovane Luverà Martino che, per una sfortunata coincidenza, si e? venuto a trovare in quel medesimo frangente sulla stessa linea di tiro».
I dettagli dell`indagine sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, tenuta oggi pomeriggio al Comando provinciale dei carabinieri di Reggio, al quale ha partecipato il procuratore Creazzo secondo cui «tutta una serie di documentati indizi collegano l`arrestato all`omicidio. Chiappalone è un soggetto che nutriva un forte risentimento nei confronti dell`avvocato Nizzari. C`è anche un video in cui si vede l`auto di Chiappalone nella zona in cui è stato commesso il reato. Il fucile non è mai stato trovato». «Chiappalone – ha aggiunto Creazzo – aveva un robusto movente per voler uccidere Nizzari. Il fatto che era stato estromesso dalla sua abitazione ha aumentato il suo rancore. Era, inoltre, una persona che aveva dimestichezza con le armi. Era, infatti, proprietario di tre fucili».

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