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`Ndrangheta, sequestro di beni del valore di due milioni

REGGIO CALABRIA Beni per 2 milioni di euro sono stati sequestrati dalla polizia a Vincenzo Gramuglia, 33 anni, imprenditore, colluso, secvondo gli inquirentii, con la cosca Bruzzise-Parrello di Pal…

Pubblicato il: 05/11/2012 – 9:01
`Ndrangheta, sequestro di beni del valore di due milioni

REGGIO CALABRIA Beni per 2 milioni di euro sono stati sequestrati dalla polizia a Vincenzo Gramuglia, 33 anni, imprenditore, colluso, secvondo gli inquirentii, con la cosca Bruzzise-Parrello di Palmi (Rc). Il decreto di sequestro del Tribunale di Reggio Calabria-Sezione misure di prevenzione è stato chiesto dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e rappresenta, secondo gli inquirenti, la naturale evoluzione dell`operazione “Cosa mia”, a carico, tra gli altri, dei principali esponenti della cosca Gallico. L`operazione, che ha coinvolto i maggiori esponenti delle `ndrine dei Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano di Palmi e quelle contrapposte dei Bruzzise-Parrello, operanti nella frazione di Barritteri di Seminara, protagoniste di una sanguinosa faida tra il 2004 e il 2008, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione aggravata e altri delitti contro il patrimonio.
Gli arresti si riferivano in particolare agli appalti legati all`ammodernamento del V macrolotto dell`autostrada A3 (tra gli svincoli di Gioia Tauro e Scilla), in relazione ai qualii clan estorcevano alle ditte appaltatrici il pagamento di una tangente del 3% sull`importo fissato nel capitolato d`appalto nonché il rifornimento di calcestruzzo da aziende vicine agli ambienti mafiosi. A Vincenzo Gramuglia e al padre Matteo, fu contestato, quale imprenditore “di riferimento” della cosca di `ndrangheta dei Parrello-Bruzzise, operante nel comune di Palmi, di aver ottenuto, sul V macrolotto della A3, sub-appalti, forniture e noli “con le tipiche modalità mafiose”.
Nel dicembre 2005, in concomitanza con l`esecuzione dei lavori di ammodernamento dell`A3 nella zona di “competenza” (Barritteri di Seminara), secondo le indagini, l`oggetto sociale della ditta individuale Gramuglia Matteo, che per quasi trenta anni si era occupata esclusivamente del trasporto di legname, era stato modificato ad hoc con l`aggiunta dell`attività di commercio all`ingrosso di materiale da costruzione, quali ghiaia, sabbia e pietrisco provenienti da cave autorizzate. Stessa procedura per l`impresò l`originario oggetto sociale, rappresentato dalla coltivazione di cereali e dal trasporto del legname, aggiungendo l`autotrasporto di cose per conto terzi. Le attività di indagine patrimoniale svolte dalla polizia hanno ricostruito ed evidenziato la sproporzione tra i redditi percepiti da Gramuglia e dal suo nucleo familiare ed il patrimonio a direttamente o indirettamente riconducibile a lui, costituito da d ue terreni, siti nei comuni di Seminara (Rc) e Bagnara Calabra (Rc); un appartamento sito nel Comune di Taurianova (RC); il patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) dell`impresa individuale Gramuglia Vincenzo con sede nel Comune di Seminara (Rc); al patrimonio mobiliare e immobiliare dell`associazione sportiva dilettantistica denominata “Dallas Ranch” con sede legale nel Comune di Seminara; due autocarri trasporto merci e un semirimorchio; polizze assicurative e altri conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi.

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